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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Politica e concorsi, il Pd non molla il pressing: "In 414 sulla graticola elettorale"

Fari sempre puntati sul concorso per sei amministrativi. L'opposizione porta la questione in Parlamento e attacca l'amministrazione di Paolo Perrone: "Scelta deliberata di arrivare in campagna elettorale"

LECCE - "E' immorale prima ancora che illegale sfruttare la speranza di lavoro dei leccesi". Tranchant, la dichiarazione di Teresa Bellanova, parlamentare del Pd,  arriva nel corso dell'ennesima conferenza stampa convocata sulla questione del concorso per amministrativi bandito dal Comune di Lecce il 22 giugno del 2009 e tutt'altro che concluso. Solo venerdì scorso gli esponenti dell'opposizione che si candida a governo della città avevano dato appuntamento ai cronisti sullo stesso tema, e con una promessa finale: "Attenderemo ancora pochi giorni e poi occuperemo Palazzo Carafa", così Antonio Rotundo e compagni.

Il tempo è trascorso, ma il Pd si è "limitato" a spostare la conferenza da via Tasso, sede della federazione, a Palazzo Carafa. "Abbiamo voluto concedere un tempo supplementare", ha spiegato il capogruppo in consiglio "per porre rimedio ad una situazione che tiene sotto scacco 414 ragazzi risultati idonei dopo le prove orali per sei posti da amministrativo". La storia è arcinota, i ritardi anche. Il fatto oramai certo è che il concorso non si concluderà, come pure era stato concordato in una non lontana conferenza tra i capigruppo, e "centinaia di ragazze e di ragazzi restano sulla graticola del Comune di Lecce". 

Antonio Torricelli, consigliere di lungo corso del partito, ha rincarato la dose: "In questo periodo elettorale per il centrodestra non esiste la legge", con riferimento specifico al decreto che impone l'espletamento di tutte le prove entro sei mesi dallo svolgimento di quelle scritte. Il calcolo è semplice: 4 novembre 2010, 5 maggio 2011. Così non è andata e, da ultimo, il segretario generale del Comune di Lecce, Vincenzo Specchia, è stato sollecitato a fornire la relazione collegiale che la normativa impone alla commissione in caso di gravi ritardi nelle procedure. 

Per Torricelli si è davanti ad un "processo organizzato" per trascinare il concorso nel periodo caldo delle elezioni. Il vice presidente dell'assise cittadina si è anche detto molto perplesso del fatto che dopo le dimissioni del primo presidente di commissione, un commercialista, sia stato nominato un architetto, cioè Fernando Bonocuore, dirigente del settore Ambiente.  Insomma, non solo colpa ma anche dolo, secondo una prassi non nuova di intasare gli ultimi passi dell'attività amministrativa prima della scadenza naturale di appuntamenti importanti. "Date uno sguardo all'ordine del giorno dell'ultimo consiglio comunale prima del voto".

chioscoobelisco-2Presto fatto: dai regolamenti comunali per la disciplina dei mercati coperti di Porta  Rudiae, Santa Rosa, e Settelacquare (compreso il mercato multietnico) al Piano commerciale anticipato qualche giorno addietro dall'assessore Luigi Coclite, dall'approvazione dell'imposta municipale unificata (Imu) a quella per i rifiuti. Spazio anche al piano di lottizzazione del "comparto 1" in via San Nicola e all'approvazione definitiva della variante urbanistica necessaria agli interventi infrastrutturali nell'area delle ex cave di Marcovito. Senza dimenticare la trasformazione del diritto di concessione in proprietà di un lotto di terreno assegnato alla parrocchia di San Massimiliano Kolbe e l'acquisizione dell'impianto di carburanti dismesso sito a pochi metri dall'obelisco.

"Chiediamo ai leccesi uno scatto di moralità", ha concluso il segretario cittadino del Pd, Fabrizio Marra, ma, in attesa che il suo auspicio si compia, Teresa Bellanova depositerà martedì alla Camera dei deputati un'interrogazione parlamentare rivolta al ministro degli Interni. Il Pd chiede a gran voce che in presenza di una violazione di legge, come più volte ripetuto dai suoi esponenti, sia ineludibile un intervento delle autorità preposte.

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