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Ambiente e gasdotto Tap, il Pd salentino tenta via d'uscita: "Senza infingimenti"

Il nuovo segretario provinciale, Ippazio Morciano, chiede al primo cittadino di Melendugno di riconoscere l'Assemblea dei sindaci come luogo di discussione

LECCE – Il nuovo corso del Pd nel Salento, affidato al segretario Ippazio Morciano, prova a fare i conti con le questioni ambientali e, in particolare, con il progetto di gasdotto Tap rispetto al quale, evidentemente, pesa il legame diretto con il governo che annovera tra le sue fila Teresa Bellanova in qualità di viceministro allo Sviluppo Economico.

Un dipartimento tematico, aperto ad associazioni, iscritti al partito, addetti ai lavori è in corso di costituzione, ma da subito i sindaci in quota Pd “vogliono senza infingimenti delineare una linea chiara”.

Nella nota diffusa questa mattina a firma di Morciano, si ribadisce la “assoluta contrarietà” all’individuazione del sito di San Basilio come punto di approdo, ma anche la consapevolezza che “in ogni contesto politico e giudiziario si sono consumati i dovuti confronti”. La conseguenza di queste due premesse è la richiesta di impegni precisi su decarbonizzazione, investimenti e un nuovo modello di sviluppo che “metta al centro il rispetto del territorio e di tutti i suoi delicati equilibri”. Per Morciano le istituzioni regionali e nazionali hanno infatti precise responsabilità in relazione all’opera e devono essere loro gli interlocutori e non i soggetti privati Tap e Snam.

“Questo – scrive il segretario - è a nostro avviso il miglior modo di addivenire ad una soluzione ragionevole di una vicenda senza dubbio nata e gestita male”. Il documento contiene poi un passaggio più lungo che suona come risposta al sindaco di Melendugno, Marco Potì, che insieme ai colleghi di Martano, Vernole e Castri di Lecce ha organizzato gli “Stati generali su ambiente e salute” per venerdì 17, alle Officine Cantelmo di Lecce.

“Nella  libertà di partecipazione personale anche alla prossima riunione convocata dai colleghi sindaci di Melendugno e Vernole – recita la nota -, riteniamo con rispetto che il dibattito debba rimanere nell'alveo di luoghi più istituzionalmente idonei, quale per esempio l'Assemblea dei sindaci della Provincia. Proveremo a dire che non c'è credibilità davanti alla questione Tap se non si dibatte in modo serio su tematiche su cui non si può tacere per essere pienamente consci delle sfide che il mondo globalizzato ci pone: prima tra tutte l'emergenza ambientale che qui in Salento ha seri riscontri. La discussione su Tap dovrà pertanto stanare e affrontare nei fatti questioni irrinunciabili per lo sviluppo sostenibile di questa terra: la decarbonizzazione, il trasporto pubblico su rotaia, l'emergenza costante del ciclo dei rifiuti con il conferimento in discarica, l'inquinamento della falda, le prospezioni-trivelle a mare , la qualità dell'aria, un piano serio di rilancio dell'agricoltura partendo dalla biodiversità. Questa deve essere la discussione che abbiamo il compito di affrontare in qualità di sindaci e per cui chiamiamo tutti ad un unico corale impegno”.      

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