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Politica Nardò

Pd suggella accordo elettorale con Falangone. “Insieme per nuova primavera a Nardò”

Ufficializzata l’intesa tra il candidato sindaco, già sostenuto dal M5S e tre civiche, con il Pd neretino che aveva annunciato la possibile convergenza. “Necessario un impegno collettivo, lavoreremo tutti insieme come squadra per un alternativa possibile”

NARDO’-  Si voterà in autunno, ma le forze omogenee del centrosinistra neretino sono alla ricerca congiunta di una linea vincente per creare una “nuova primavera” per Nardò. E così dopo gli annunci dei giorni scorsi il candidato sindaco Carlo Falangone (già braccio destro dell’amministrazione Risi) in corsa con il sostegno del Movimento 5 stelle e di tre liste civiche, ha ufficializzato l’accordo con il Partito Democratico di Nardò.

La coalizione di Falangone si amplia e si rafforza dunque provando a costruire una delle  alternative valide e compatte che sfideranno il sindaco uscente Pippi Mellone. A suggellare l’accordo politico tra i Dem e l’ex vicesindaco Falangone, ci hanno pensato i vertici provinciali del partito (presente il segretario Ippazio Morciano e il consigliere regionale Donato Metallo) oltre alle rappresentanze cittadine, con il commissario locale del Pd, Anna Rita Perrone, il sub-commissario Giuseppe Felline e i consiglieri comunali, Lorenzo Siciliano e Daniele Piccione.

“Sono onorato del sostegno degli amici del Partito democratico di Nardò ufficializzato durante la conferenza stampa di ieri mattina” commenta Carlo Falangone, “noi abbiamo le idee, le competenze, la passione per affrontare e risolvere i problemi dei cittadini. Vogliamo porre fine a questo periodo di odio, di divisione tra buoni e cattivi, di offese. Dal lavoro alla salute, dall’ambiente a servizi più efficienti, vogliamo finalmente voltare pagina e fare di Nardò un vero modello di buongoverno. È necessario un impegno collettivo, lavorando tutti insieme come squadra. Non per l'io, ma per il noi”.

Carlo Falangone, è già in corsa e alle prese con i “tavoli del programma”, supportato proprio dai pentastellati neretini di Cristian Casili e Soave Alemanno, e dalle compagini Futuro Comune, Nardò Progressista e Collettiva. E ora rinsalda le fila con il patto di ferro con il Pd che getta le basi verso l’unità possibile del centrosinistra.  

Ippazio Morciano-2

“Questo è un progetto politico che il Partito Democratico sta attuando in tutte le realtà, dal locale al nazionale. E non potevamo fare a meno che si concretizzasse anche a Nardò, dove noi dobbiamo mettere in campo tutte le nostre forze per una lista forte, che significa dare a Carlo Falangone e alla coalizione di centro sinistra un'energia che potrà darci la possibilità di combattere e vincere questa sfida cruciale per Nardò e per la buona politica" il pensiero espresso dal segretario provinciale, Ippazio Morciano.

Anna Rita Perrone-2

“Siamo con convinzione accanto a Carlo Falangone perché condividiamo insieme i valori del centro sinistra, del progressismo, perché ci accomuna un'idea di amministrazione di Nardò diversa rispetto a quella attuale, un'amministrazione plurale e finalmente aperta alle esigenze di tutte e tutti" il commento della commissaria cittadina, Anna Rita Perrone, “in questi giorni siamo al lavoro per la costruzione del programma per il governo della città dei prossimi cinque anni. Non un libro dei sogni, ma obbiettivi raggiungibili e confacenti ai bisogni dei neretini, del loro benessere, del loro futuro”.

“Avevamo l'obbligo nei confronti degli elettori di centro sinistra di lanciare un messaggio forte, di offrire la possibilità a tanti militanti, iscritti del Partito democratico, cittadine e cittadini di credere che un'alternativa in questa città non solo esista, ma sia competitiva e si nutra della forza, del coraggio e della tenacia di tante persone che non si sono mai riconosciute nell'attuale amministrazione ed in chi la guida” il messaggio del consigliere Lorenzo Siciliano, “noi vogliamo che Nardò torni ad essere la patria della crescita gentile, che tenga dentro la sua visione un'attenzione centrale all'ambiente, al lavoro, ai diritti. Abbiamo tanto da costruire, da ascoltare, ma avevamo l'obbligo di farlo insieme. Perché Nardò merita una nuova primavera”.  

Lorenzo Siciliano-3

  

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