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Pd & Tap, più conflitto d'interessi. E il segretario del circolo si dimette

Emiliano e Piconese su tutte le furie dopo aver appreso dell'assunzione della moglie del segretario di Melendugno nel consorzio che sta costruendo il gasdotto. Prima un tweet del candidato governatore, poi una nota stampa ufficiale: "Inopportuno restare per chi interloquisce ogni giorno su questo problema"

MELENDUGNO – Dimettersi, senza se e senza ma. Dai vertici del Pd arriva una richiesta netta al segretario del circolo di Melendugno, Leandro Candido, in cui non manca anche uno spreco di aggettivi.

“Imbarazzante”, definiscono la questione il segretario regionale e candidato alle prossime elezioni, Michele Emiliano, e quello provinciale di Lecce, Salvatore Piconese. Al centro della querelle, che ha mosso prima a un confronto i cittadini del comune vicino al capoluogo e che poi s’è trasferito giocoforza a livelli più alti, considerando che di mezzo c’è la credibilità del partito in un momento cruciale e che la gara in questo caso si gioca sulla controversa opera del gasdotto di Tap, l’assunzione della moglie di Candido proprio nel consorzio.

E’ stato Emiliano per prima a diffondere la notizia con un tweet. Da qui la vicenda s’è gonfiata come un’onda in piena, tanto da far partorire un comunicato ufficiale.

“Abbiamo appreso da fonti terze la notizia, a dir poco imbarazzante, che un parente stretto del segretario cittadino del Pd di Melendugno è impiegato dalla società Tap, impegnata nella costruzione di un gasdotto, opera che interesserà proprio quel territorio. Pertanto, oltre ad assumerci la responsabilità di diffondere la notizia – dicono Emiliano e Piconese -, abbiamo chiesto subito le dimissioni del segretario cittadino di Melendugno”.

E’ chiaro che si porrebbe un conflitto d’interessi evidente sul quale i democratici non intendono sorvolare. “Fermo restando il rispetto nei confronti della libertà contrattuale e d'azione dell'azienda – dicono, infatti, ancora Emiliano e Piconese -, riteniamo quantomeno inopportuno che un segretario impegnato a interloquire quotidianamente con la cittadinanza proprio sulla problematica in questione possa manifestare un chiaro conflitto d'interesse”.

“Per noi del Pd – concludono - la libertà di poter assumere decisioni, anche importanti e fondamentali per il territorio, con le mani e la testa sgombra da ogni impedimento o conflitto d'interesse, è un fattore determinante che va tutelato”. Come noto, è ancora in atto una vera e propria battaglia che vede in campo comitati e movimenti che si oppongono all'approdo dell'infrastruttura a San Basilio, nella marina di San Foca. 

E che vi sia una presa di distanza forte, lo testimoniano le successive parole di Sonia Petrachi, proprio da Melendugno. "Mi sono candidata con convinzione nella lista del Pd a sostegno di Michele Emiliano per rafforzare la battaglia intrapresa nel mio circolo e sul territorio rispetto ai temi dell'ambiente – dice - e in particolar modo contro il progetto che prevede la realizzazione del gasdotto Tap nel nostro territorio”.

Una battaglia che “il circolo del Pd di Melendugno – prosegue - ha sostenuto con fermezza sin dal primo momento, grazie anche all'azione del nostro consigliere comunale Marino Giausa”. E allora: “Prendo le distanze da coloro che per ragioni personali vanificano il lavoro fin qui svolto, e da parte mia ribadisco con forza il mio impegno contro la realizzazione della Tap a San Foca”.

Sul caso anche la vicesegretaria del Pd di Puglia, Sandra Antonica, e la presidente della provincia di Lecce Paola Povero. "In queste ore in cui il Pd di Melendugno è stato travolto dalla vicenda dell'assunzione da parte di Tap della moglie del Segretario del circolo Pd locale - dicono -, è necessario esprimere il più ampio sostegno possibile a tutti coloro che nel Pd credono che l'approdo di Tap a San Foca sia sbagliato. Questa è l'unica posizione sostenuta dal nostro partito".

Candido firma le dimissioni, ma "litiga" con Emiliano

Candido, dal canto suo, rende noto in queste ore che in seguito a una decisione presa di propria iniziativa e in autonomia, durante una riunione di circolo convocata ieri, ha lasciato il suo posto "per ragioni di sensibilità". "Al termine di una rigorosa procedura di selezione cui hanno partecipato numerosi candidati, mia moglie è stata assunta dalla società Trans Adriatic Pipeline per ricoprire il ruolo di Community Liaison Officer".   

"Nonostante non sussista alcuna incompatibilità prendo atto che, tra pochi giorni, la mia condizione sarà di conflitto tecnico-politico sul tema del gasdotto. In questo specifico contesto intendo sottrarmi a qualsiasi strumentalizzazione ai danni del partito". "Nessuna richiesta, dunque, da parte di Michele Emiliano", tuona Candido. 

"E’ inaccettabile che il segretario del Pd pugliese, nonché candidato alla carica di governatore, si pronunci pubblicamente su questa questione, senza aver interpellato il sottoscritto, con vaneggiamenti offensivi e istintivi, ai danni di iscritti al Partito democratico e di cittadini onesti, la cui libertà è inalienabile. In totale serenità auguro a Michele Emiliano di proseguire lucidamente questa campagna elettorale lavorando sui contenuti e nel rispetto di tutti", conclude secco. 

M5S, le critiche di Vitiello: "Ipocrisia"

"La notizia - dice Caterina Vitiello, candidata consigliere alla Regione Puglia per il M5S - palesa, senza ombra di dubbio, che che la sbandierata posizione della sinistra contro il gasdotto è una chiara ipocrisia elettoralistica. I fatti - dice - raccontano, invece, che esponenti del Pd intrecciano affari con la multinazionale del fossile, svendendo il territorio per puri scopi personali".

"Il Movimento 5 Stelle ha le mani libere", aggiunge. "Continueremo a batterci con serietà, trasparenza e coerenza dentro e fuori le istituzioni contro lo scellerato approdo di Tap sulla meravigliosa costa di San Foca e, appena saremo al governo della Regione Puglia, daremo il via ad un'inversione di tendenza globale in tema di energia, che comporterà l'abbandono del fossile e la diffusione del solare,  tutelando la salute dei cittadini, l'ambiente e dando il via a nuove concrete possibilità di sviluppo occupazionale". 

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