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Perrone protegge i santi patroni dalle polemiche. Il gasdotto resta fuori dalla festa

Il sindaco di Lecce invita il comitato delle celebrazioni per i santi Oronzo, Giusto e Fortunato a mettere al riparo la ricorrenza della polemiche "anche a costo di avere meno soldi in tasca". Voci di offerte anche per la Festa della Municedda

LECCE – Tre come le lettere dell’acronimo Tap, tre come le dita che la statua di Sant’Oronzo mostra alla città dall’alto della colonna di piazza Sant’Oronzo. Ma sarà una festa patronale senza sponsor discussi quella che attende leccesi e turisti dal 24 al 26 agosto, giorni dedicati alle celebrazioni per Oronzo, Giusto e Fortunato.

E’ stato lo stesso sindaco, Paolo Perrone, a prendere posizione sull’eventualità che il consorzio che vorrebbe costruire il gasdotto fino a San Foca attraverso il canale di Otranto: “Apprezzo il lavoro del comitato, finalizzato al reperimento di risorse da parte di privati, ma ribadisco che la festa di Santu  Ronzu nesciu deve essere messa al riparo da critiche e polemiche anche a costo di avere meno soldi in cassa”.  Le jeux soint fait.

E’ dalla fine della nota stampa diramata da Palazzo Carafa che si comprende come quello del primo cittadino sia un messaggio che il comitato organizzatore non potrà ignorare. Nonostante la limitatezza dei fondi pubblici e la difficoltà a reperire quelli privati. Il vescovo di Lecce, Domenico D’Ambrosio, già lo scorso anno aveva proposto di fare di necessità virtù, badando meno agli orpelli e più alla sostanza della carità cristiana. Quindi se per la Chiesa leccese una festa senza effetti speciali non è un problema, oggi non lo è nemmeno per il Comune.

Perrone, molto abilmente, non è entrato nel merito della querelle sul gasdotto ma gioca di sponda con le polemiche che stanno accompagnando le notizie di contributi da parte di Tap a feste religiose o eventi dell’estate salentina, per dettare la linea: “Confermo che non esiste, al momento, alcuna offerta ufficiale della Tap. Penso che la festa patronale dei Santi Oronzo, Giusto e Fortunato, momento di tradizione e cultura religiosa cui i leccesi sono affettivamente legati, non meriti di essere messa al centro di polemiche di questo genere. É per questa ragione che considero inopportuno accettare sponsorizzazioni provenienti da privati che prestino il fianco a critiche di questo genere”. La voce del primo cittadino arriva a 48 ore dalla conferenza stampa in cui il consorzio, alla presenza dell’amministratore delegato, Giampaolo Russo, illustrerà le attività a sostegno delle manifestazioni in programma in provincia di Lecce.

La linea adottata dal sindaco è stata molto apprezzata anche da esponenti della minoranza. Carlo Salvemini, di Lecce Bene Comune, con il quale spesso il primo cittadino duella in consiglio comunale, ha commentato positivamente la scelta di Perrone: “Una scelta di buon senso con la quale non ci si schiera a favore o contro il progetto, ma si sottolinea l’impropria pretesa di ottenere sostegno popolare in cambio di denaro. Il contrario di quella che sta portando avanti il country manager del consorzio, convinto di costruire un clima favorevole alla realizzazione del gasdotto proponendo soldi ai comitati delle feste patronali salentine. Giampaolo Russo deve garantire solidi argomenti in sede di valutazione ambientale presso il ministero, non generose sponsorizzazioni alle amministrazioni pubbliche. È questo la differenza che passa tra serietà e folclore”.

Il consigliere progressista fa anche sapere di essere stato contattato da cittadini di Cannole che gli chiedevano un parere rispetto alla proposta che avrebbero ricevuto per un contributo alla famosa Festa della Municedda, un evento che ogni anno attira nel piccolo centro agricolo decine di migliaia di persone.

Il Movimento regione Salento, dal canto suo, accoglie con soddisfazione il "no" del sindaco Paolo Perrone nei confronti di Tap, ma orainvita nuovamente il Consiglio di Lecce a prendere in considerazione la delibera inviata lo scorso dicembre al presidente del Consiglio Alfredo Pagliaro, in cui si richiedeva  di esprimere parere oppositivo alla realizzazione del gasdotto, e questo in virtù del fatto che “il territorio comunale di Lecce, confinante con quello di Vernole e Melendugno è fortemente interessato agli effetti della realizzazione di un gasdotto che potrebbe mettere in crisi la tenuta dell’immagine turistica".

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