rotate-mobile
Politica

Perrone giù, Poli Bortone ed il gradimento "manifesto"

La classifica dell'indice di consenso degli amministratori di enti locali suscita la provocazione di Io Sud, con manifesti che mettono in evidenza il divario del gradimento tra i due sindaci leccesi

LECCE - L'indice di gradimento delle istituzioni come termometro del successo amministrativo dei politici locali: è questa la chiave di lettura della famosa classifica che il Sole 24Ore stende ogni anno su campioni di cittadini, intervistati per conoscere l'apprezzamento per le figure che, a più livelli, li governano. Una settimana fa, la lettura di quei dati ha aperto discussioni sulle buoni amministrazioni e su quelle in difficoltà.

Ma se qualcuno pensava che la polemica si fosse esaurita per quel che riguarda Lecce, invece, Io Sud la riapre, con la pubblicazione in città di manifesti a commento dei risultati non esaltanti di Paolo Perrone, sindaco del capoluogo salentino, scivolato nella speciale classifica all'85imo posto.

"C'era una volta l'indice di gradimento del sindaco": si legge con l'evidente tono sarcastico di chi vuole puntualizzare la negatività del dato di Perrone, messo a paragone con quello della senatrice, Adriana Poli Bortone, che, da prima cittadina leccese, nella stessa classifica, aveva toccato il podio, collocandosi al secondo posto. Ad evidenziare e sottolineare un risultato nettamente a favore della presidente del movimento di Io Sud, c'è poi l'immagine di un grafico che ricalca la distanza tra i due "contendenti" del gradimento.

Un manifesto che nella sua semplicità ed immediatezza scuote il dibattito e riapre le vecchie ruggini, mai a dir il vero sopite, sul buon e cattivo governo messo in campo dalle due amministrazioni analizzate dall'indice di gradimento, sebbene ci sia stata una reciproca commistione tra le due esperienze (Perrone vicesindaco con la Poli Bortone e quest'ultima, per un paio di anni, vice dell'attuale sindaco). Gerardo Filippo, coordinatore provinciale del movimento, spiega come sia del tutto evidente la logica del manifesto: "Il dato è oggettivo e rappresenta il metro di giudizio su un sindaco che si sta caratterizzando, come da tempo annuncia, per la discontinuità ricercata e voluta dall'esperienza amministrativa che l'ha preceduta".

"Di fatto, dal secondo anno di amministrazione - prosegue il coordinatore provinciale -, da quando ha avviato il proprio distacco dall'esperienza precedente, che, invece, ha contribuito fortemente a farlo eleggere, i suoi dati sono in costante ribasso e la sua posizione è sempre stata in basso, al contrario di quanto è avvenuto con Adriana Poli Bortone, che era seconda nella speciale classifica, solo al sindaco di Torino, Sergio Chiamparino".

Il responsabile provinciale di Io Sud chiede che si prenda atto del risultato, senza appigliarsi (come fatto dal sindaco Perrone) alle condizioni di difficoltà degli enti locali: "Ci sono amministratori che confermano come anche in situazioni di difficoltà riescano ad accrescere il proprio consenso. Quindi, non credo sia una valida scusa". È ancora più netto Gerardo Filippo, quando specifica il giudizio del movimento su Perrone: "Per noi è chiaramente un abusivo, in quanto è stato candidato e votato, facendosi forza dell'appeal amministrativo ed elettorale della Poli Bortone, da cui ha poi cercato di marcare le distanze. È un sindaco che ha tradito il voto e che riveste un ruolo che non dovrebbe rivestire. Lo dimostrano anche i dati elettorali delle ultime tornate, dove Perrone emerge come un sindaco che non ha la maggioranza. Ecco perché il suo indice di gradimento è tanto basso".

Stuzzicato sulla possibilità di aprire un'intesa futura con lo stesso Perrone, magari provando a ricucire lo strappo insanabile, il coordinatore di Io Sud è categorico: "Non siamo interessati, in quanto è Perrone stesso che ha cavalcato la discontinuità. Siamo una realtà disposta a dialogare col Pdl a livello nazionale sui temi che riguardano il Mezzogiorno. Ma su altri scenari, non siamo interessati". E se Perrone facesse un "mea culpa"? "Dovrebbe prendere atto di essere il peggior sindaco della storia di Lecce, ma, ribadisco, non siamo interessati a questo discorso".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Perrone giù, Poli Bortone ed il gradimento "manifesto"

LeccePrima è in caricamento