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Affitto dei palazzi giudiziari, a rischio i rimborsi al Comune di Lecce

Mentre gli assessori Monosi e Coclite assicurano che la posta di 1,7 milioni di euro di canone è solo una partita di giro, da Roma il sindaco Perrone lancia l'allarme rosso: in forse la restituzione dei soldi dal ministero

LECCE – Mentre a Palazzo Carafa gli assessori Attilio Monosi e Luigi Coclite (Bilancio e Contenzioso) correggono il tiro di alcuni titoli giudicati allarmistici e rimarcano la virtuosa azione di risparmio dell’amministrazione comunale in tema di locazioni di immobili da privati, dalla Conferenza Stato – Città e Autonomie locali arriva la doccia fredda con un comunicato del sindaco, Paolo Perrone.

Il nocciolo della questione è rappresentato dalla restituzione da parte del dicastero di Grazia e Giustizia dei soldi che gli enti locali anticipano per mantenere gli uffici giudiziari. E’ in discussione, infatti, una modifica al Dpr 187 del 1998 che, secondo l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, “contiene gravi elementi di incertezza per chi deve sostenere delle anticipazioni di spesa i cui rimborsi non saranno più valutati secondo dei parametri certi e della spesa sostenuta nell'anno precedente, ma secondo quanto stabilito anno per anno da un decreto del ministero della Gustizia e dal ministero dell'Economia”.

Nello specifico di Lecce, il Comune anticiperà anche nei prossimi due anni la cifra di 1,7 milioni di euro, ridotti poi del 15 per cento dal 2015 in base alle previsioni della spending review, per i due edifici di via Brenta. Denari che gli assessori considerano una partita di giro e che dunque non graverebbero sulle tasche dei leccesi, ma che i timori espressi dal primo cittadino fanno considerare tutt’altro che sicuri.

monosi-2-3"É assurdo che ai Comuni, che garantiscono l'efficienza di una competenza costituzionalmente assegnata allo Stato come quella della giustizia, non venga garantito il rimborso delle spese sostenute. La situazione era già complicata prima, quando ci veniva garantito anche se con due anni di ritardo il rimborso per circa l'ottanta percento delle spese sostenute. Oggi ci dicono che il fondo é ulteriormente diminuito. E' una situazione su cui il prossimo governo dovrà intervenire”, ha commentato Perrone.

Non è un fulmine a ciel sereno, a ben guardare. Già durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario, il presidente della Corte d’appello, Mario Buffa, aveva paventato il rischio che nella ridefinizione della geografia giudiziaria del Paese, i Comuni sede di distretto giurisdizionale – con difficoltà economiche - si sarebbero trovati a far fronte e costi insostenibili.

Nel 2013 il Comune di Lecce conta di ridurre la somma sborsata per i fitti del 28 per cento e il risparmio dovrebbe arrivare a quasi la metà nel 2015 – passando da 774 mila euro dell’anno in corso a 607 mila (considerando le rinegoziazioni e la cessazione di alcuni contratti). Ma se la modifica in discussione a livello nazionale andasse in porto sarebbe un colpo assai pesante da mandare giù.

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