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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Pezzi di programma copiati. Calogiuri: “Anche Delli Noci fece così nel 2017”

Dopo i primi chiarimenti dello staff di Congedo e la battaglia sui social, l’addetto alla comunicazione rilancia: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. E posta alcuni passaggi nel programma per la città campana di Alife ripresi dall’ex candidato sindaco

LECCE – Le schermaglie della campagna elettorale leccese focalizzate sul nodo dei pezzi di programma e di idee per la città ribattuti e copiati da altri candidati e dai programmi presentati in precedenti tornate elettorali, distanti anche svariati chilometri dal capoluogo salentino, si rintuzzano ancora sulle piattaforme social. Dopo il post di Giuseppe Fornari, tra i fondatori della lista “Civica”, sulle idee riportate nel programma del candidato sindaco del centrodestra, Saverio Congedo, troppo simili, anzi del tutto identiche, ai contenuti del programma varato nel 2014 per la corsa dell’attuale sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e il pronto “chiarimento” fornito dello stesso Congedo e dal suo staff addetto alla comunicazione, la battaglia dialettica non si arresta. E proprio l’addetto alla comunicazione e al programma del candidato del centrodestra, Giuseppe Calogiuri, constatando che si continua a “strumentalizzare” la vicenda come elemento di contrapposizione elettoralistica, ha inteso porre un nuovo chiarimento, allegando anche un episodio pressoché simile riconducibile al programma presentato nel 2017 dall’allora candidato sindaco, Alessandro Delli Noci.

Della serie chi di programma copiato perisce, di programma copiato ferisce? In realtà Calogiuri, infastidito dal perdurare del clamore mediatico e virtuale assunto dalla vicenda, ha inteso rispondere, per l’ultima volta a suo dire, per le rime rammentando con una adagio che “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. E in tale direzione sono stati raffrontati alcuni paragrafi del programma elettorale del 2016 della lista Uniti per Alife, un comune in provincia di Caserta con quelli del programma dell’ex vicesindaco di Salvemini.

“Noto che sulla questione del programma di Erio, lo squadrismo social da parte dei sedicenti civici, moderati e progressisti continua ad imperversare, per cui mi vedo costretto ad intervenire nuovamente, per l’ultima volta” scrive Calogiuri nel suo post, “è stata commessa la leggerezza di non verificare le fonti dei contributi pervenuti? Sì, mi sembra evidente, e me ne sono già assunto la responsabilità. Quelle poche righe incriminate, su oltre venti pagine di programma, nel merito, restano comunque valide ed applicabili anche a Lecce? Assolutamente sì. Bene. Per tutto il resto vale il principio per cui: chi è senza peccato scagli la prima pietra” ammonisce Calogiuri, “a tal proposito, ecco solo alcune delle immagini sul peccato e sulla pietra da scagliare. Adesso, però, noi continuiamo a pedalare. Per chi non la conoscesse, Alife è una ridente cittadina di circa settemila anime, in provincia di Caserta, e il programma è del 2016, che nel programma di Alessandro Delli Noci è stata evidentemente scelta come modello nella sua campagna del 2017”. Con un post precedente di qualche giorno addietro Calogiuri aveva già data la sua personale spiegazione sui paragrafi riportati nel programma elettorale di Congedo che presentavano analogie con quelli del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.     

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