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Piaga del caporalato: il sindacato Cgil torna a manifestare a Nardò

Consegnata la targa intitolata a Abdullah Mohammed. Fragassi "Bisognoa pèuntare ad un’integrazione vera nel tessuto sociale"

NARDO- Il territorio di Nardò è segnato da una piaga che, malgrado i tentativi e i proclami, non è mai stata debellata: quella del caporalato. Le campagne salentine in estate raccontano drammatiche storie di sfruttamento ai confini della dignità umana; di migranti e cittadini assoldati da criminali e spediti nei campi a spezzarsi la schiena per 4 soldi, in cambio di cibo e acqua centellinata. Raccontano la storia di braccianti invisibili che si incolonnano all’alba lungo le strade dei campi e tornano con il buio in tendopoli squallide; raccontano storie di ordinario degrado, ricatto e indifferenza sociale durante la torrida stagione della raccolta delle angurie.

Cgil e Flai sono tornate in ottobre sui “luoghi del delitto”, nelle campagne neretine dunque. A stagione conclusa per mantenere acceso il faro su quest’enorme problema rimasto senza soluzione. Nella mattinata di oggi i due sindacati hanno voluto ricordare, con una manifestazione, tutte le vittime dello sfruttamento, ed hanno consegnato una targa a Masseria Boncuri (luogo simbolo delle battaglie per i diritti sindacali) intitolata a Abdullah Mohammed, il bracciante sudanese morto il 20 luglio 2015, mentre era impegnato nella raccolta dei pomodori.

cgil flai masseria boncuri nardò-2“Questa targa non rappresenta soltanto un ricordo ma anche l’impegno costante della Cgil e della Flai nel fare sindacato di strada, accanto alle persone – ha precisato la segretaria generale Cgil, Valentina Fragassi - . Oggi colgo l’occasione della presenza del sindaco per rinnovare e ribadire la posizione della Cgil sul tema del caporalato: non possiamo continuare ad avere dei luoghi ai margini della città, dove i lavoratori vivono una condizione di ghettizzazione. Dobbiamo puntare a un’integrazione vera nel tessuto sociale della città, perché sconfiggere il caporalato vuol dire anche questo, offrire dignità lavorativa e sociale e far sentire questi lavoratori veramente cittadini in una città come quella di Nardò, con la sua storia di grande valore per l’impegno civile e l’accoglienza. Chiediamo di migliorare l’integrazione dei lavoratori migranti all’interno della città e contro la ghettizzazione, contribuendo, ad esempio, con una politica di sgravi in favore di quei cittadini neretini che vogliano affittare a prezzi calmierati le abitazioni vuote ai lavoratori migranti per strapparli dalle mani di un sistema di illegalità che è insito nel tessuto produttivo agricolo”.

“È importante ricordare i nomi dei lavoratori che hanno sacrificato la vita in questi campi - ha aggiunto Antonio Gagliardi, segretario generale della Flai Cgil Lecce -. Prima di Mohammed questo territorio ha vissuto un altro lutto determinato dalle condizioni insostenibili di lavoro e di vita dei braccianti, ricordiamo quindi anche Sadok Barhoumi, morto nel 2011 nella tendopoli nei pressi di Masseria Boncuri. Dedichiamo questa targa oggi a tutti i lavoratori sfruttati ribadendo il nostro impegno costante nella lotta al caporalato e per garantire condizioni di lavoro e di vita dignitose ai braccianti stranieri. Fino a quando i lavoratori non saranno strappati al giogo dei caporali e delle aziende agricole che li utilizzano per i loro scopi di arricchimento incondizionato, nessuna tenda, nessun container con le docce, nessun serbatoio di acqua potabile potrà restituire dignità, umana e lavorativa, a questi cittadini del mondo. Auspichiamo che da settembre a Nardò si cominci finalmente a costruire un percorso condiviso, fatto di azioni concrete per ottenere un cambiamento”.

L’iniziativa di oggi è inserita nel programma della quarta edizione del Premio Jerry Masslo, organizzato dalla Flai Cgil nazionale, che si svolgerà in Campania dal 12 al 14 ottobre. E proprio da Nardò, in contemporanea con altri territori della Puglia (Andria e Foggia) e del resto d’Italia, partirà la carovana dei diritti, con la partenza dei camper del sindacato di strada che approderanno, il giorno dopo, alle porte di Mondragone, in provincia di Caserta, sotto la tenda rossa della campagna Flai Cgil #cimettiamoletende.

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