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Eradicazione e ripopolamento degli ulivi: piano bipartisan da 100 milioni

Gli eurodeputati Raffaele Fitto e Paolo De Castro hanno illustrato alle associazioni di categoria la proposta già trasmessa ai commissari Andriukaitis e Hogan

LECCE – È stata illustrata alle associazioni di categoria del settore olivicolo la proposta sviluppata dai deputati europei Raffaele Fitto e Paolo De Castro per rispondere alle esigenze di un comparto da anni sotto la morsa della batteriosi da xylella. In sintesi si tratta di un’azione di eradicazione e ripopolamento inserita in un piano nazionale di sviluppo rurale.

I due parlamentari, introdotti oggi a Palazzo dei Celestini dal presidente della Provincia, Antonio Gabellone, hanno incontrato a Bruxelles sia il ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, che i commissari europei direttamente interessati, quello all’Agricoltura e Sviluppo, Vytenis Andriukaitis e quello delageto alla Salute, Phil Hogan, ricevendo da tutti gli interlocutori il via libera.

Solo in provincia di Lecce ci sono circa dieci milioni di ulivi distribuiti su 100mila ettari, di cui almeno un terzo, secondo le stime, è stato aggredito dal batterio che, partito dal Tacco d’Italia, avanza verso latitudini più settentrionali. “Oggi – ha dichiarato Fitto - incontriamo le associazioni di categoria con l’intento di chiudere il cerchio con la Regione e metterci alle spalle le polemiche anche sulle gravi responsabilità che il passato ci consegna, ma con l’obiettivo serio di riprogrammare con un piano di ristrutturazione del settore agricolo”.

De Castro ha fatto una stima approssimativa delle risorse necessarie: “Considerando che si parla di 35, 40 mila ettari potrebbero servire una somma tra i 70 e gli 80 milioni di euro”. Per Fitto non si tratta di cifre enormi, ma che possono essere immediatamente disponibili*.

“Questa proposta porta con sé la garanzia del via libera dell’Unione Europea – ha chiarito sul punto De Castro -. Una nuova iniziativa legislativa italiana comporterebbe una notifica a Bruxelles e una procedura di valutazione delle autorità comunitarie. Se noi facciamo una misura di sviluppo rurale nazionale condivisa con risorse dell’Europa, nazionali e delle altre regioni interessate, sarà automaticamente autorizzata”. Una parte delle risorse, hanno spiegato, potrebbe venire dalle misure per zootecnia e irrigazione non pienamente attinte.

Per quanto riguarda la tempistica, Fitto ha risposto: “Se tutto va come immaginiamo, già a settembre potremmo definire questo percorso. Abbiamo coinvolto tutti gli interlocutori istituzionali, dalla Commissione al governo e speriamo presto anche alla Regione per condividere una situazione utile per affrontare questa emergenza. Basta camminare per le nostre campagne e comprendere come si debba necessariamente passare dalle eradicazioni. Se si fosse fatto in modo mirato e per tempo quando negli anni scorsi, sostenendo queste ragioni, siamo stati travolti dalle polemiche, forse non si sarebbe arrivati a questo punto”.

“Dobbiamo fare presto – ha fatto sponda De Castro -, perché prima eliminiamo le fonti di inoculo, prima possiamo contrastare l’avanzata del batterio. La vera emergenza - ed è questo che ha spinto me e Raffaele ad agire insieme – è non essersi resi conto che siamo davanti a un batterio da quarantena che crea una situazione pericolosissima per il Salento e per le province e regioni limitrofe”.

Nel corso del pomeriggio, con una nota stampa, la Regione Puglia ha informato che il ministro Centinaio sarà nel Salento giovedì prossimo, per effettuare dei sopralluoghi nei campi dove si stanno effettuando le ricerche da parte degli esperti e per verificare le attività di monitoraggio sulla diffusione del batterio. Al termine della giornata è previsto un incontro presso la prefettura con i rappresentanti istituzionali, il mondo della ricerca, le associazioni di categoria.

*in un primo momento, in fase di intervista, De Castro ha parlato di 70-80 milioni come cifra approssimativa. In sede di comunicato stampa è stata rivista al rialzo, come riportato.

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