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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Case parcheggio, assegnazioni, sfratti. Il Pd teme una guerra tra poveri

Dopo la pubblicazione da parte del Comune di Lecce della graduatoria attesta 13 anni, i democratici sollevano una serie di interrogativi e sollecitano il varo immediato di un piano straordinario di edilizia abitativa

LECCE - Per affrontare la questione abitativa prima che sfugga di mano, bisogna lanciare entro 30 giorni un piano per la casa che la Regione Puglia sarebbe disposta a cofinanziare come ha già fatto per il Comune di Bari che, insieme allo Iacp, ha presentato un programma di intervento per 350 milioni di euro. Lo ha chiesto Loredana Capone, consigliere comunale del Pd e vice presidente del governo regionale, in una conferenza stampa che i democratici hanno convocato 48 ore dopo la pubblicazione della graduatoria provvisoria relativa all'assegnazione degli alloggi popolari. Che, però, non sono effettivamente disponibili se non in minima parte, quasi irrisoria considerano le 1386 domande pervenute in adesione al bando del 2011. 

Una vera e propria emergenza abitativa, che certo non è prerogativa esclusiva della città di Lecce, ma che striscia nel ventre molle del capoluogo barocco rischiando di esplodere in una "guerra tra poveri"; questo il senso dell'incontro con la stampa voluto dai democratici e al quale hanno partecipato anche i consiglieri Antonio Rotundo, Angela Leucci e Paolo Foresio e Mario Vantaggiato, in rappresentanza del Sindacato unitario degli inquilini e degli assegnatari - Sunia - che ha rilanciato la questione degli sfratti per morosità incolpevole, quella cioè determinata dall'impossibilità di pagare il canone d'affitto perché i soldi non bastano. E l'effetto combinato disposto da dalla carenza cronica di alloggi popolari e dall'aumento del numero delle famiglie in condizione di bisogno potrebbe avere conseguenze socialmente pericolose. Per questo motivo il Sunia invita la prefettura, come sentinella del governo nazionale, a vigilare con particolare attenzione su Lecce e i suoi malesseri.

Nel 1999, anno al quale risale la precedente graduatoria - che pure per legge dovrebbe essere aggiornata ogni due anni - furono poco più di 600 i richiedenti casa. Oggi sono più del doppio e solo un migliaio di persone sarebbero in possesso dei requisiti necessari. La forbice tra il bisogno e il soddisfacimento dello stesso si allarga: in base all'elenco di 13 anni addietro furono assegnati 198 alloggi, in virtù di quello appena licenziato dovrebbero essere, come s'è detto, molti di meno. Lo aveva confermato del resto il dirigente Maurizio Guido, responsabile dell'ufficio Casa prima di essere rilevato da Giuseppe Naccarelli: "Nel 2013 gli alloggi disponibili saranno solo poche decine". Biosgnerebbe poi- per avere contezza dell'intero patrimonio disponibile - anche verificare con puntualità la continuità dei requisiti in capo agli oltre 2300 assegnatari di immobili di proprietà dello Iacp. 

casepopolari-3-2-3C'è poi un altro capitolo della vicenda ed è quello relativo alle cosiddette case parcheggio, quelle che vengono assegnate per far fronte ad emergenze e per le quali solo adesso il Comune di Lecce si sta dotando di un regolamento: in base ad una lista che Antonio Rotundo, consigliere del Pd e presidente della commissione Controllo e Garanzia, ha tirato fuori e riferita al 2007, sono 197 su 523 case di proprietà dell'ente quelle date in via temporanea, un dato che eccede il limite del 25 per cento del patrimonio totale previsto dalle legge regionale. Questa situazione, ha detto l'esponente della minoranza, potrebbe innescare una "bomba sociale", un "assalto al Palazzo" dove, nel giorno di ricevimento del sindaco, il venerdì, ci sarebbe un continuo via vai di cittadini in cerca di una casa.

Sono molti, del resto, gli aspetti non chiari al Pd e di cui si è molto discusso in commissione: se un regolamento sulle case parcheggio non è mai esistito, in che modo sono state assegnate quelle case? E perché, alla luce di questa incertezza, il fatto di vivere in una casa a titolo temporaneo consente di ottenere un certo gruzzoletto di punti per la graduatoria degli alloggi definitivi? Rotundo sta procendendo all'incrocio tra l'elenco pubblicato l'altro giorno da Palazzo Carafa e quello del 2007 in suo possesso. L'ipotesi è che ci sia una sostanziale coincidenza nelle prime posizioni, quelle decisive per sperare in una casa in tempi non biblici.

Il Pd rimprovera all'amministrazione di centrodestra di non aver fatto nulla negli anni per ridimensionare la questione abitativa ma anzi, di aver espropriato l'area di via Bari, dove lo Iacp avrebbe potuto realizzare 90 appartamenti, per predisporre la nuova area mercatale che ancora non ospita nemmeno un ambulante. Loredana Capone ha rivendicato alla Regione di aver finanziato fino ad oggi tutti i programmi per i quali è stata tirata in ballo (Pirp - Pru - Prust - Contratti di quartiere) e di essere disponibile ad ulteriori interventi: "Facciamola finita con il rimpallo delle responsabilità, non siamo disposti a giocare sulla pelle delle persone".

Il centrosinistra si dice pronto a fare la sua parte. Il piano casa si articolerebbe in tre fasi: censimento delle aree disponibili, anche ipotizzando l'adozione di varianti urbanistiche; ricognizione degli alloggi da recuperare; utilizzo degli immobili dismessi. Ed in più, utilizzare i denari ricavati dalla vendita dei beni inclusi nel piano triennale delle alienazioni per avviare subito alcuni cantieri. Nessun accenno, invece, all'intervento della magistratura che il 12 febbraio ha disposto l'invio della guardia di finanza a Palazzo Carafa proprio per l'acquisizione degli atti relativi alla graduatoria.

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