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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Piano per le periferie, firma e stretta di mano tra Perrone e il premier

Il progetto presentato dal Comune è tra i primi 24 ammessi a finanziamento. Il sindaco: "Interventi soprattutto a favore di giovani e anziani"

ROMA – Una stretta di mano tra il presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, e il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, ha accompagnato la firme della convenzione per la riqualificazione urbana delle periferie.

Tra i 24 progetti ammessi al primo finanziamento da 500 milioni di euro complessivamente, c’è anche quello presentato da Palazzo Carafa, redatto dal settore Lavori Pubblici e denominato “Città ruraLe – borghi contermini l’abitato di Lecce”, per il quale  stata ottenuta la quota di cofinanziamento richiesta, pari a 18 milioni. 

Gli interventi, alcuni dei quali già in fase di realizzazione, vanno dal recupero dell’ex convento degli Agostiniani in viale De Pietro alla realizzazione di 96 alloggi di edilizia sovvenzionata in via Lucca, dalla mediateca di via Matera alla manutenzione di 24 case popolari in piazzale Siena, dalla trasformazione della ex caserma della marina militare in unità di edilizia residenziale pubblica a Borgo Piave (con riqualificazione di piazze Ferrandi) alla riconversione di via Taranto e alla rigenerazione di Borgo Pace, dagli impianti sportivi al sostegno dei progetti di accoglienza migranti a Masseria Ghermi.

Gli altri sono quelli delle città metropolitane di Bari, Firenze, Milano, Bologna e dei comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana  di Avellino, Vicenza, Bergamo, Modena, Torino, Grosseto, Mantova, Brescia, Andria, Latina, Genova, Oristano, Napoli, Ascoli Piceno, Salerno, Messina, Prato, Roma.

“Abbiamo previsto interventi in particolare nei borghi rurali  e in quelli interessati dalla riforma fondiaria - ha commentato con soddisfazione il sindaco di Lecce -. Il nostro obiettivo è quello di colmare un gap atavico legato da forti situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi per connettere queste aree al perimetro urbano. Ma non sono soltanto interventi di recupero e ristrutturazione fisica ma anche legati alla capacità di produrre rigenerazione urbana secondo un processo che guarda al decoro e alla qualità urbana, all'accessibilità e alla sicurezza, alla valorizzazione e al riuso di immobili già esistenti”.

Secondo il primo cittadino uscente saranno oggettive anche le ricadute in senso economico: “Sono interventi che andranno a favore soprattutto di giovani e anziani puntando al rafforzamento del settore commerciale e turistico per rimettere al centro le nostre periferie. L'obiettivo è quello di trasformare Lecce in una città policentrica trasferendo in periferia molti servizi”. In totale saranno alla fine 124 i progetti finanziati grazie all’ulteriore quota di 1,6 miliardi di euro.

Il deputato del Pd, Salvatore Capone, sottolinea l'attenzione concreta che il governo sta riservando al Mezzogiorno: "Che tra le città coinvolte siano presenti anche Lecce e altre importanti realtà meridionali non può che essere ulteriore motivo di soddisfazione. E’ di questo che c’è bisogno soprattutto al Sud. Di progetti che promuovano inclusione attiva e qualità urbana, capaci per questo stesso di guardare alla vita delle persone. Sarà ovviamente importante monitorare e verificare la ricaduta concreta dei progetti e la loro concreta realizzazione, perché l’assunto iniziale sia compiutamente confermato e rafforzato”.

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