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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Oltre la manovra: un piano per le marine da 200 milioni di euro

A margine dell'illustrazione del piano delle opere pubbliche, il vice sindaco Delli Noci ha anticipato un accordo in via di definizione

LECCE - Un piano definitivo e complessivo di riqualificazione delle marine leccesi per una cifra mai stanziata fino ad oggi, circa 200 milioni di euro. L’amministrazione Salvemini sta definendo in questi giorni un accordo per lo sviluppo urbano con la Regione Puglia.

L’anticipazione è stata data direttamente dal sindaco e poi ribadita dal vice sindaco, Alessandro Delli Noci, questa mattina in chiusura di conferenza stampa per la presentazione del bilancio di previsione 2018-2020.

Se concretizzato si tratterebbe del più grande investimento pubblico sul litorale leccese – 22 chilometri tra Torre Rinalda, Spiaggiabella, Torre Chianca, Frigole, San Cataldo –, fondato sulla visione proposta dal programma di rigenerazione “Lecce è il suo mare” con cui l’amministrazione comunale ha partecipato di recente a un bando regionale.

A parte questo fuori programma che non rientra nel bilancio, le scelte operative in ambito di opere pubbliche sono state definite tenendo presente un vincolo – i cinque milioni di euro annui oltre i quali il Comune non può indebitarsi – e un principio, quello della possibilità concreta di aprire cantieri nel più breve tempo possibile.

Così è stato definito un piano di investimenti, da finanziare con un mutuo, che prevede la messa in sicurezza del sottopasso di viale Leopardi (mezzo milione di euro); l’abbattimento delle barriere architettoniche del patrimonio pubblico (300 mila euro); la demolizione delle case minime di via Sozy Carafa (600mila euro); la realizzazione di passaggi pedonali rialzati (300mila euro), di una rotatoria all’incrocio tra viale Gallipoli e viale degli Studenti (a tutti noto come l’incrocio del bar Rosso e Nero) per 450 mila euro e di un’altra in via Cremona (250mila euro). Infine ci sono 300mila euro per la manutenzione di strade e marciapiedi: già domani, giovedì, è previsto un incontro con la Lupiae Servizi per stilare un programma di intervento, di quartiere in quartiere, come è stato fatto per l’iniziativa itinerante sulla raccolte dei rifiuti e bonifica della discariche.

Per il Piano Sociale di Zona sono stati previsti 15 milioni di euro: le misure a favore dell’infanzia sfiorano i 4 milioni di euro, poco meno ne sono previsti per i soggetti fragili. Circa 3 milioni per i servizi sociali e così via con interventi per disabili, famiglie, anziani e per il diritto alla casa.

Il sindaco ha deciso anche di aumentare del 187 per cento la dotazione del fondo crediti di dubbia esigibilità – da 3,8 milioni a 7,1 – per evitare che entrate di dubbia riscossione, cioè quelle che per vari motivi rischiano di restare sulla carta, vengano utilizzate per finanziare spese certe. Per questa ragione la Tari è stata inclusa per la prima volta nel conteggio.

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