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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Piazza Partigiani, il comitato chiede accesso agli atti

Sull'abbattimento della materna e la vendita dei terrreni il comitato per la tutela di piazza Partigiani ha dato mandato ad uno studio legale. "Il sindaco non risponde". Il Pd: "Si torni in Consiglio"

LECCE - Il comitato per la tutela di piazza Partigiani ha dato mandato allo studio legale di Gabriella De Giorgi Cezzi, docente di diritto amministrativo all'università di Lecce, a tutela del quartiere. Sono gli stessi aderenti al comitato popolare a darne informazione, "dopo aver invano atteso un cenno di disponibilità da parte del sindaco Paolo Perrone a rivedere l'intervento", scrivono in una nota. Al vaglio, dunque, le modifiche urbanistiche che tanto stanno facendo discutere, in questi giorni, in una delle zone semiperiferiche della città: l'abbattimento della scuola materna, al posto della quale dovrebbe sorgere un complesso residenziale. Lunedì prossimo al Comune sarà recapitata una richiesta di accesso alla documentazione riguardante la delibera di consiglio comunale numero 104/2010.

All'amministrazione il comitato richiederà "la perizia di stima del valore dell'immobile, eventuale progettazione di massima relativa alla modifica di piazza Partigiani, ed eventuale progettazione di massima della nuova scuola che si intende realizzare in zona Settelacquare". E ancora: "Il piano finanziario dell'operazione complessiva, relativo al valore della scuola e al costo presunto della costruzione del nuovo edificio, nonché del parcheggio sotterraneo previsto, con eventuale perizia di congruità; i dati dell'istruttoria relativi al rispetto degli standard urbanistici, ossia dati demografici del quartiere, superficie di suolo riservata a verde pubblico attrezzato, a parcheggio, a insediamenti produttivi. Tutti elementi, questi - dicono -, che non sono indicati nella delibera numero 104, ma che erano necessari alla sua corretta istruttoria".

E sull'argomento torna anche il capogruppo del Pd, Antonio Rotundo, secondo il quale "la delibera relativa al piano delle alienazioni approvata lo scorso 30 novembre deve tornare in consiglio comunale per l'esame delle osservazioni formulate dai cittadini durante il periodo di pubblicazione dell'atto deliberativo e fatte pervenire a tutti i consiglieri comunali oltre che al sindaco ed alla giunta". Secondo Rotundo, "un passaggio obbligato innanzitutto dal punto di vista politico perché siamo in presenza di varianti al piano regolatore generale che incidono su interessi diffusi della cittadinanza e che debbono essere sottoposte al più rigoroso rispetto di procedure che garantiscano il massimo della trasparenza e del confronto pubblico".

"D'altro canto - prosegue -, l'esame delle osservazioni, presentate dal comitato di piazza Partigiani a tutela degli interessi dei cittadini e del quartiere, deve essere effettuato da un organo squisitamente politico quale è il consiglio comunale, massima assemblea elettiva cittadina, trattandosi di interventi che seppur ispirati da logiche finanziarie e dalla volontà di fare cassa hanno immediate ricadute di natura urbanistica che incidono profondamente sui servizi, sulla qualità della vita e sulla fisionomia stessa della città". In definitiva, per il Pd, sarebbe stato compiuto un "gravissimo errore", ragion per cui si richiede di "procedere alla revoca dell'assurdo intervento che prevede la demolizione dell'attuale scuola per fare posto, attraverso la vendita a privati del terreno, alla cementificazione dell'area con la costruzione di un complesso di edilizia residenziale".

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