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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Telecamere in Piazzetta Carducci, incontro con Perrone e Salvemini

Simulando un mercatino, gli organizzatori del comitato riunitosi spontaneamente, hanno dato vita ad un flash-mob in piazza Carducci. Primo, informale, faccia a faccia tra il sindaco e il candidato alle primarie

LECCE - Vendevano sedie malconce, accendini fluorescenti, pacchetti di sigarette bidimensionali,  calamitando acquirenti attraverso un megafono. Nessuna trovata prenatalizia, gli oggetti altro non erano che stampe su pannelli, distesi sul pavè della piazza più contestata del momento. Quella dell'ex convitto Palmieri. Un originale flash - mob, ideato con ogni probabilità per rammentare l'episodio dell'aggressione del venditore di rose bengalese e messo in scena- da un gruppo spontaneo che in più occasioni, negli ultimi tempi, si è autoconvocato per iniziative analoghe. Il giorno festivo ha reso altrettanto candido anche il dibattito che ne è seguito. Civile, pacato e soprattutto polifonico.

In una stretta di mano, destinata a restare nell'iconografia cittadina, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone e il candidato alle primarie del centrosinistra, Carlo Salvemini, si sono confrontati sulla proposta avanzata da alcuni abitanti della zona, estenuati, " e non da ieri", da una situazione di insicurezze e scarsa vivibilità soprattutto nelle ore notture. Quella di recintare la piazzetta con sistemi removibili - da azionare durante le ore notturne - sintetizzata in una richiesta sottoscritta da alcune centinaia di residenti. Ad oggi le firme si aggirerebbero intorno a 250 ma c'è chi, dalla piccola folla, ha fatto riferimento cifre più elevate.

Intanto una cosa pare scontata: nel giro di pochi giorni alcune videocamere di videosorveglianza svetteranno su piazzetta Carducci. Lo ha fatto sapere il primo cittadino. "Valga almeno da deterrente per episodi spiacevoli", ha rassicurato Perrone. "Inferriate e strutture - ha poi aggiunto -sono soluzioni proposte dagli abitanti della zona, bisogna vagliare la questione per bene". Numerose le controproposte avanzate dai presenti. C'è chi ha insistito sull'apertura dell'ex Convitto fino a notte fonda, e chi ha esortato ad una "diversificazione" della movida. Mentre il problema della mancanza cronica di bagni pubblici è sembrato mettere d'accordo residenti e fruitori notturni della piazza.

Le foto del flash-mob

"Evidentemente c'è stato un errore di valutazione nel corso di questi anni. Ci si è preoccupati di una mera questione di decoro, trascurando il problema della sicurezza. Che invece dovrebbe essere valutato con attenzione", ha invece denunciato, Carlo Salvemini, il promotore di Lecce2.0dodici. "Il problema principale è che il centro storico è vissuto dieci volte di più rispetto a venti anni addietro. Igiene e controlli, invece, sono rimasti gli stessi di allora. Mancano le risorse o sono state usate male".

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