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Picco di verbali a Lecce, 14 i cittadini multati. Salvemini: "Ieri nessun nuovo contagio"

Il sindaco invita a non abbassare la guardia: "Ieri c'è stata un'impennata di sanzioni. Le multe saranno salate anche per chi specula sui prezzi". E la finanza sequestra 2mila mascherine pagate 1 euro e 22, ma vendute a 5

LECCE – I numeri dei contagi da coronavirus nel Salento sono confortanti: nella giornata di ieri, sono stati registrati solo 3 casi positivi nella provincia di Lecce e nessuno nella città capoluogo. In totale, quindi, sono 362 le persone che hanno contratto il temuto virus, di cui 50 a Lecce.

Il sindaco Carlo Salvemini, commentando i dati del rapporto epidemiologico diffusi dalla Regione, ha parlato di una progressione dei contagi lineare ma piuttosto lenta: "Merito, questo, del comportamento encomiabile dei pugliesi".

Su scala nazionale il trend positivo è confermato dal termometro dei casi positivi: la temperatura virtuale è scesa di una linea, passando da 38.3 a 38.2. Per dichiarare il Paese fuori pericolo bisognerà arrivare però alla soglia di 37.0.

Regge il colpo anche il sistema sanitario regionale che non ha saturato i posti letto dedicati all'emergenza e registra il 45 percento dei ricoveri in terapia intensiva.

Il primo cittadino, nella sua finestra quotidiana aperta su facebook per comunicare con i leccesi, ha fatto riferimento alle decisione della Regione Lombardia di imporre l'uso della mascherina per ogni spostamento fuori porta.

"Il dottor Pierluigi Lopalco mi ha spiegato che il contagio avviene attraverso le cosidette goccioline pesanti che si producono con gli starnuti e i colpi di tosse e che impongono una distanza di sicurezza di almeno un metro – ha precisato Salvemini -. La trasmissione tramite goccioline leggere, disperse nell'aria, non ha ancora una validità scientifica: quindi, preserviamo le distanze tra di noi, ma stiamo attenti a non innescare paure collettive che non hanno motivo di esistere perché in Puglia la situazione è sotto controllo. Abbiamo anche superato, infatti, il rischio di un rimbalzo dei contagi legato al rientro in regione dei concittadini che vivono nel Nord del Paese".

Nel rassicurare i cittadini, il sindaco ha però invitato tutti a non abbassare la guardia: "Solo quando le autorità sanitarie fischieranno la fine della partita potremo riprendere, gradualmente, la normalità delle nostre vite. Fino ad allora dobbiamo restare in campo e fare la nostra parte, con senso di responsabilità".

I controlli delle forze dell'ordine

Proseguono intanto le attività di controllo del territorio, da parte delle forze dell'ordine, per vigilare sul rispetto delle norme anti-contagio.  

Ieri a Lecce gli agenti hanno elevato il numero più alto di sanzioni dall'inizio dell'emergenza, compilando 14 verbali su un totale di 233 autocertificazioni.

"Ricordiamo le norme in vigore – ha chiosato il sindaco -: non si può fare la spesa al di fuori del proprio Comune e non ci si può recare nei supermercati in 3 o 4; non sono ammesse passeggiate e giri in bicicletta per prendere una boccata d'aria così come non è permesso recarsi a San Cataldo per controllare lo stato della propria abitazione o della propria attività commerciale, peraltro chiusa".

Per quanto riguarda i controlli sugli esercizi commerciali, che vedono in prima linea anche gli uomini della Guardia di finanza, sempre nella giornata di ieri sono state sequestrate 2 mila mascherine rivendute a 5 euro ciascuna e acquistate ad un prezzo nettamente inferiore, pari a 1 euro e 22 centesimi.

"Continueremo a vigilare onde evitare che vi siano speculazioni nella vendita dei prodotti e dei generi alimentari", ha ammonito il sindaco.

Le attività del centro della Protezione civile

Proseguono anche le attività del Centro operativo comunale di via Giurgola. I volontari della Protezione civile il 4 aprile hanno risposto a 58 richieste di informazioni, per un totale di 137 telefonate, consegnando farmaci a 41 famiglie, la spesa a 38 persone e pacchi di generi alimentari a 160 famiglie in difficoltà.

I buoni spesa elargiti dal Comune di Lecce

Le domande per ottenere i buoni spesa messi a disposizione dall'amministrazione di Palazzo Carafa sono arrivate a quota 7mila. Salvemini ha ricordato che da domani, 7 aprile, saranno attivi due numeri di telefono (800.27.08.50 e 335.1825275) utili a ricevere tutte le informazioni, e l'assistenza degli operatori di Transcom nella compilazione e nella trasmissione dei moduli delle richieste.

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