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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Per Matteo Renzi il voto di Gianni Pittella: Sud e federalismo nel programma

I sostenitori salentini dell'europarlamentare spiegano perché appoggeranno il sindaco di Firenze nella corsa alla segreteria. Presto in campo "Laboratorio democratico", per proseguire un'esperienza che ha comunque dato buoni risultati, soprattutto nel Salento

LECCE - Adesione al Partito socialista europeo, riproposizione della questione del Mezzogiorno nell'agenda di governo, riorganizzazione federalista sul territorio. Queste le istanze che i sostenitori di Gianni Pittella, escluso dal voto dei tesserati del Pd dalllo sprint finale verso la segreteria, hanno consegnato nelle mani di Matteo Renzi. 

Il sindaco di Firenze godrà infatti, nello sprint finale che porta al voto definitivo di domenica 8 dicembre, dell'appoggio della mozione che fa capo all'europarlamentare. Pittella ha ottenuto il 7 per cento su base nazionale, il 12 in Puglia, il 13,5 nello specifico della provincia di Lecce. Galatina, Tricase, Alessano e Casarano i circoli che nel Salento il politico lucano ha espugnato sovvertendo tutti i pronostici. 

Numeri che hanno soddisfatto il comitato che ha sostenuto il deputato europeo, nonostante la ristrettezza dei tempi organizzativi. Alla conferenza stampa per spiegare le ragioni del sostegno a Renzi erano presenti tra gli altri il coordinatore regionale Mino Carriero e quello per la provincia di Lecce, Antonio Grassi. Particolarmente apprezzata, hanno detto, la composizione della lista per l'assemblea nazionale compilata dai renziani cui è stato riconosciuto il merito di aver inserito volti sostanzialmente nuovi. 

Ma l'esperienza del gruppo che ha sostenuto Pittella è comunque destinata a proseguire con "Laboratorio democratico", che ambisce ad arricchire la proposta politica del Pd e di aprire il partito a forze pronte a iniettare nuova linfa nella costruzione del progetto democratico.

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