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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Lupiae Servizi: sulla relazione semestrale è scontro tra Salvemini e i vertici

La società ha trasmesso i documenti a lungo sollecitati dal capogruppo di Lecce Bene Comune. Ma sui numeri i punti di vista sono antitetici: rassicurante quello della presidente Tatiana Turi, di segno opposto quello del consigliere di minoranza

LECCE – Tra la presidente di Lupiae Servizi, Tatiana Turi, e Carlo Salvemini, consigliere di minoranza c’è una profonda diversità di vedute. Il terreno della contesa è quello della relazione semestrale sulla situazione finanziaria della società, interamente partecipata dal Comune di Lecce, che l’esponente dell’opposizione ha a lungo sollecitato per adempimento agli obblighi di legge.

Nei giorni scorsi la numero uno di Lupiae Servizi ha trasmesso all’ente il documento richiesto, composto dal bilancio al 30 giugno, dalla nota integrativa e della relazione sulla gestione. E’ stato deciso, alla luce di argomentazioni esposte dal direttore generale, Pietro Scrimieri, di preparare un nuovo bilancio aggiornato al 30 settembre per verificare evoluzioni del quadro economico della società che alla fine dei primi sei mesi del 2013 registra una perdita di 222mila euro.

"Non vi è stata, e non  vi è, da parte del consiglio di amministrazione e del management - ha spiegato Tatiana Turi in un comunicato - alcuna volontà di temporeggiare nell’ottemperare a quanto previsto dalle norme civili per quanto attiene alla consegna della relazione finanziaria semestrale, anzi con questo provvedimento differito, si prende atto che il controllo è ulteriormente approfondito, anche sulla scorta dell’andamento trimestrale di inizio secondo semestre​".

“Alla luce delle proiezioni e delle verifiche effettuate – ha aggiunto con un pizzico di polemica la presidente - siamo ottimisti nel credere che la liquidazione della società sarà scongiurata, liquidazione che invece altri esponenti politici sembrano quasi auspicare a forza di ripetere ritualmente che tale opzione è molto probabile”.

Carlo Salvemini ha oggi replicato: “Informo la dottoressa Turi che nessuno ha auspicato finora la liquidazione della società: in sede di confronto in Commissione bilancio s’è ricordato che alla luce dei risultati presenti e passati è la normativa vigente che impone provvedimenti estremi (dopo tre esercizi consecutivi in perdita). Impressiona come bastano poche settimane alla guida della Lupiae, provenendo da esperienza completamente diversa, per impadronirsi di una frasario polemico prevedibile, scontato e inutile. Il cui unico scopo è quello di voler artificiosamente dividere il campo tra buoni e cattivi, tra coloro che difendono l’occupazione e quelli che invece la minacciano. Purtroppo la cronaca di questi anni è pignola nel ribadire che sono le malaccorte gestioni aziendali, le perdite milionarie accumulate, i piani d’impresa approssimativi a mettere a rischio i lavoratori”.

E per il consigliere proprio i dati inseriti nei documenti da poco inviati al Comune ci sono i segnali evidenti di una situazione che non è affatto rassicurante, a partire dal piano occupazionale: “Ci viene spiegato che la ricapitalizzazione avvenuta nel dicembre del 2012 (a carico dei cittadini leccesi) non è stata come previsto risolutiva; il piano d’impresa approvato dal Consiglio comunale dopo sei mesi è già saltato; le previsioni di una perdita d’esercizio a fine anno sono molte concrete; ci sono seri problemi di liquidità (come sempre); si richiede di già un nuovo piano industriale”. Alla luce di queste premesse, conclude Salvemini, bisognerebbe ammettere che o è stato presentato in consiglio comunale un piano industriale campato per aria oppure che qualcuno ha completamente sbagliato la gestione.

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