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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Ultimatum al congresso Pdl, Poli Bortone: "Trattativa politica aperta"

La senatrice lancia la campagna elettorale ma non si sbilancia sulla sua candidatura. Da una parte mette in guardia l'amministrazione, promettendo di fare le pulci alla giunta, dall'altra spezza una lancia in favore di Mantovano

LECCE - La lunga esperienza politica si rivela anche nella scelta dei tempi. Una qualità che non manca ad Adriana Poli Bortone che questa mattina - con una conferenza fiume - ha provato a condividere, se non a rubare, la scena al congresso del Pdl che si svolge oggi e domani in un clima tutt'altro che ecumenico. Proprio all'assise "azzurra", la senatrice ha mandato un chiaro ultimatum: "Fino a lunedì noi siamo disponibili all'accordo politico". Su quali premesse è presto detto: un riconoscimento a Io Sud nelle giunte di Provincia e Comune di Lecce. Naturalmente la parlamentare del gruppo "Noi Sud" ha lasciato intendere da che parte sta: "Nel Pdl - ha commentato - ci sono due anime: una che rompe sempre ed un'altra, quella di Mantovano, che cerca di essere inclusiva".

Non ha certo scordato la lunga stagione di dissapori con l'ex collega di An, ma "erano discussioni per il bene del partito, per farlo crescere, non per arroccarlo davanti ad una evidente caduta di consenso, come sta avvenendo ora". Del resto, con Mantovano, l'ex sindaco di Lecce condivide l'analisi politica di fondo: per evitare di ripetere l'errore delle regionali - col centrodestra diviso e con la candidatura proprio della senatrice a togliere voti determinanti a Rocco Palese -, è necessario un dialogo quasi federativo con tutte quelle formazioni che per vari motivi non sono più, o non sono mai stati, nel partito di Schifani che pare abbia dato mandato a Fitto di recuperare alla causa l'Udc.

A proposito dello scudocrociato, Poli Bortone ha imputato a Totò Ruggeri - ma senza mai nominarlo - il fatto che il Terzo polo non sia stato in grado di proporre una candidatura autorevole da proporre alle amministrative in alternativa alla sua, trovando così una sintesi che potesse risultare gradita ai partiti che gravitano attorno all'orbita di quello che Fini, recentemente, ha definito il Nuovo polo. Una stella che però ha perso la sua forza attrattiva e che riporta al centro della scena la trattativa con il partito di maggioranza relativa che fino ad ora si sarebbe limitato solo a dichiarazioni e nemmeno troppo appassionate. 

"Il 27 luglio ero da Berlusconi, insieme a poche altre persone, e in quella sede ho posto chiaramente la questione di Lecce. Da allora silenzio assoluto, a parte un solo incontro tra i vertici locali del Pdl con il nostro responsabile provinciale, Gerardo Filippo" (che le siede accanto, ndr). Sono i fatti quelli che ora vuole Adriana Poli Bortone, non le discussioni sulle primarie rispetto alle quali ha ribadito ancora una volta il suo pensiero:  "Se sono di partito, noi non siamo nel Pdl. Se sono di coalizione, non vedo quali siano le altre formazioni perchè è chiaro che Pagliaro, tramite il fratello che siede in giunta, è organico a questa maggioranza e Gigi Rizzo, miracolosamente riammesso dal placet di Fitto, è comunque esponente di una componente interna".

Campagna elettorale per le amministrative, capitolo primo: il piano delle alienazioni.

Per la gran parte dell'incontro con i cronisti, Adriana Poli Bortone ha però parlato di questioni amministrative, annunciate secondo un calendario che procederà parallelamente alla campagna elettorale.  Primo capitolo, quello odierno, il piano delle alienazioni comunali. Ma già si annunciano scintille sui prossimi passaggi: dalla gestione dell'Ato al fotovoltaico, dal porto di San Cataldo al Piano degli impinati pubblicitari, finendo al settore culturale. Tutti ambiti nei quali sono in prima linea assessori e consiglieri che, al momento dell'epurazione di metà consiliatura, le hanno voltato le spalle. 

poli 003-2Rispetto al piano delle alienazioni, l'ex primo cittadino, ha chiesto al Comune di fermare le aste secondo il principio dell'autotutela "prima che altri organi possano eventualmente volerci vedere meglio". Troppe delibere sull'argomento, troppi interessi ma, soprattutto, una evidenza che però - secondo lei - non è stata percepita in tutta la sua gravità: "In assenza di un Piano regolatore generale, che manca dal 1989, questa è una furbata per fare le varianti urbanistiche che sconvolgono l'assetto dell'intera città". Un argomento complesso, del quale annuncia approfondimenti nei prossimi giorni su alcuni nodi specifici: dall'area destinata al ricovero dei camper sulla Tangenziale est, alla Masseria Tabacchi, all'ex mattatoio comunale. 

Inchiesta filobus, querele in arrivo:  "Depositi bancari in Albania non ne ho. Ho debiti nelle banche di Lecce".

Sul finire della conferenza, Adriana Poli Bortone ha voluto alzare la voce, a mò di monito, sulle voci relative all'inchiesta sulla realizzazione del filobus - per la quale è in carcere Massimo Buonerba,  uno dei suoi ex consulenti durante - che avrebbero gettato ombre sulla sua onestà e dignità. "Non ho depositi di denaro in Albania, semmai ho debiti con le banche di Lecce", ha dichiarato, aggiungendo che è pronta a tutelarsi in ogni sede perchè quello che le importa è "di guardare i leccesi negli occhi a testa alta". Ce l'ha con qualcuno e non si tarda a capire chi sia in cima ai suoi pensieri: "Fino a quando portavo diecimila voti a chi me li chiedeva, ero brava".

 

 

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