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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Poli vs duo Fitto-Palese. Vendola, tour nel Salento

Scontro a distanza tra la senatrice, il ministro e il candidato del centrodestra. Vendola a Tricase, incontra operai Adelchi e viene colto da un malore sul palco. Aloisi per ragioni del centrodestra

BARI - "Votare Palese è dannoso per la Puglia": replica colpo su colpo Adriana Poli Bortone a quella che ritiene la campagna denigratoria che il centrodestra ha messo in piedi sulla sua "candidatura inutile", quando le regionali segnano ormai meno di due settimane all'esito delle urne: "Più che inutile - afferma la senatrice -, un voto dato a Rocco Palese sarebbe dannoso per la Puglia. Abbiamo visto che cosa significa per la Puglia e per il Sud avere un ministro come Raffaele Fitto: significa vedere che il Mezzogiorno non fa neppure un passo avanti sulle infrastrutture, significa che la Puglia resta fuori dalla dichiarazione dello stato di crisi, significa che tutte le leggi regionali vengono impugnate dal governo quasi pregiudizialmente, significa subire una accelerazione sul federalismo fiscale a danno dell'economia delle regioni meridionali".

Per questo, secondo la Poli, l'evidenza è che "votare Palese, cioè votare palesemente Fitto, rappresenta un danno per gli interessi dei pugliesi": "I pugliesi - chiarisce - sanno bene che cosa significa farsi governare dal duo Fitto-Palese tant'è che già nel 2005 li hanno bocciati entrambi, così come potranno bocciare ora anche Vendola: sarebbe l'unico modo, davvero questo sì utile, per avviare una fase di cambiamento in questa regione".

Nichi Vendola, ieri, è stato nel Salento, passando prima da Martano, e poi da Tricase, dove ha incontrato i lavoratori dell'Adelchi, e poi tenuto un comizio pubblico davanti ad una piazza davvero gremita di gente. Nell'intenso tour salentino, che riprenderà domani e dopodomani con tappe nella fittiana Maglie e a Calimera, Vendola è anche stato colto da un lieve malore, durante il discorso sul palco di Tricase. Sul caso Adelchi, Vendola ha ricordato come la vertenza sia complicata anche per l'assenza delle parti, ossia quella di un imprenditore "in fuga" e quella di un governo nazionale, che non ha mai dimostrato interesse all'apertura di un tavolo sul tac salentino: "L'ultimo ministro con cui ho affrontato la questione, si chiama Pierluigi Bersani, col quale si erano stanziati 20milioni di euro per il settore, poi bloccati dal governo in carica".

Vendola ha evidenziato come la campagna elettorale del centrodestra "non presenta nessuna visione del futuro della Puglia, non ha una capacità di racconto, ignora le elementari nozioni di storia e geografia. Cosa sia la Puglia dentro i depliant pubblicitari della destra non si sa. Si sa soltanto, sentendo la destra, che noi e io avremmo governato catastroficamente. Sappiamo che il giudizio dei pugliesi non è questo, sappiamo che i pugliesi sono orgogliosi della loro regione che oggi è diventata importante nel mondo, in Europa e in Italia, che è diventata un marchio di qualità, un brand attrattivo, una Puglia laboratorio, una Puglia del cambiamento e che si prende cura delle persone".

Il governatore uscente, in una nuova video lettera alle Fabbriche, non ha celato le ombre e gli errori che "pure ci sono stati": "Ma è una Puglia - ha chiarito - che ha vissuto in cinque anni uno spostamento storico da quel luogo di inerzia, di indolenza, di scialbo clientelismo, di stagnazione civile ed economica a un cammino, invece, che viene fatto oggi non soltanto dalla politica ma dagli attori fondamentali della società pugliese, un cammino effervescente, ricco di sfide ambiziose".

Aloisi (Pdl): "Il centrodestra per rispondere ai problemi della Puglia"

Secondo Aldo Aloisi, candidato Pdl alla Regione Puglia, è il tempo questo di "svoltare per noi pugliesi, dopo cinque bui anni di disimpegno ed inefficienza": "Spiace - precisa - ritrovarsi oggi a lagnarsi delle mille illusioni, certificazione di una strategia meschina di menzogne e fallimenti. Nel corso della legislatura, l'amministrazione rosso-verde ha brillato per i suoi difetti, per i mille disastri. In nome della speranza di cambiamento, scendiamo in campo a rappresentare sentimenti, passioni e valori delle genti laboriose".

Per Aloisi, l'elezione di Rocco Palese presidente, potrebbe "riportare nelle stanze dei bottoni un modo nuovo di fare, quello stile tipico di chi si rimbocca le maniche, studia le cifre e disegna le strategie di una Regione che merita di essere capofila tra quelle dello specchio mediterraneo", ecco perché "scendiamo in campo, non affascinati da ambizioni personali, ma perché abbiamo in mente un'idea di sviluppo partecipato e di serietà quotidiana": "Gli anni a venire - dichiara - segneranno una linea di frattura tra il passato ed il futuro, perché ce lo impongono il tempo, il ritmo e l'armonia. Non possiamo giurare che le nostre storie siano scevre da incomprensioni od errori, ma l'umiltà ci impone di essere ottimisti".

Aloisi assicura la volontà del centrodestra di rimettersi a lavoro "per restare al passo della locomotiva dello sviluppo nazionale", e per "dare risposte concrete sui temi delle risorse occupazionali, delle energie rinnovabili, dell'imprenditoria giovanile, dell'alleggerimento fiscale, della lotta al precariato, dei problemi socio-assistenziali e dei malanni della sanità": "Siamo a disposizione dei nostri concittadini - asserisce -, non obbediamo a parentadi o caste, vogliamo inaugurare un stagione nuova, quella che premi l'impegno semplice e schifi la chiacchiera fanfarona. Non ci fermiamo a discutere di look né speriamo di vincere un concorso di bugie in versi, non intendiamo sfuggire alle nostre responsabilità rintanandoci nelle lotte romane per la spartizione delle correnti dei micro partiti. Ci trovate nelle piazze ad accogliere le istanze di chi vuole lottare per il riscatto del Sud o negli uffici, tra le sudate carte, per investire in progettualità e piani di lavoro per il Salento e la Puglia".

Tanti temi nel calderone delle regionali

Michele Rizzi, candidato presidente della Regione Puglia per Alternativa Comunista, intanto ha incontrato nella zona industriale di Bari e Modugno le rappresentanze di lavoratori delle fabbriche colpite dalla crisi economica, per cercare di costituire comitati operai contro i licenziamenti.

Saverio Congedo, intanto, critica gli "scempi apocalittici" paventati dal centrosinistra sul progetto di allargamento della S.s. 275, sottolineando che nel progetto Anas non ci sia alcuna traccia dei "mega rondò a 19 svincoli", ma solo una "grande rotatoria nel tratto terminale che non devasterà alcunché, in quanto servirà semplicemente a ‘rettificare' quello che è l'attuale svincolo. Per questo, "basta ritardi ed intoppi", basta "fondamentalismi pseudo-ambientalisti" sul tema: per Congedo, l'infrastruttura è "fondamentale per le ambizioni economiche e turistiche del Salento", oltre che per ragioni di sicurezza.

Giuseppe Vernaleone, candidato ne I Pugliesi per Palese, racconta di un incontro "inopportuno", voluto dal direttore sanitario, Mancino, nell'ospedale di Campi, con Giuseppe Taurino, consigliere regionale, e sarebbe stato voluto dal Direttore Sanitario Dott. Mancino. Vernaleone trova paradossale che non si sia cercato "un confronto anche con altri soggetti impegnati in questa competizione elettorale", motivo per il quale lo stesso giornalista chiede l'organizzazione di uno scambio di idee "anche per il sottoscritto o per altri soggetti impegnati politicamente".

Antonio Maniglio, capogruppo del Pd, torna a parlare della centrale di Cerano e del negoziato con Enel e della necessità della Puglia di "ridurre le fonti inquinanti". Maniglio rivendica una battaglia decennale, ossia quella della partecipazione del Salento alla stesura della nuova convezione con la società energetica, così come deciso dal Consiglio regionale nel 2007 "quando fu approvato un mio ordine del giorno": "Noi abbiamo già detto un gran bel no al nucleare - dichiara -, ma adesso bisogna affrontare il tema di quello che c'è già, la centrale a carbone di Cerano, e lavorare per tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini".

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