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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Rifiuti interrati? Anche la politica chiede iniziative concrete

Dopo le dichiarazioni del pentito di camorra, il consigliere regionale dell'Udc, Salvatore Negro, si rivolge a magistratura e istituzioni. Il consigliere comunale Carlo Salvemini, dopo le rassicurazioni di Motta: "Le preoccupazioni restano"

LECCE –  Anche una parte del mondo politico pugliese si interroga sulla fondatezza delle dichiarazioni del pentito di camorra, Roberto Schiavone, e sull’allusione da questi formulata rispetto alla presenza di rifiuti, anche speciali e molto tossici, nel sottosuolo di alcune zone della regione.

Salvatore Negro, presidente gruppo consiliare Udc presso la Regione Puglia: “La notizia che la malavita organizzata avrebbe utilizzato la nostra regione come una discarica di rifiuti tossici, rischia di appannare l’immagine della Puglia sul piano nazionale e internazionale, compromettendo comparti vitali della nostra economia come l’agroalimentare e il turismo. Per tale ragione rivolgiamo un appello alla magistratura e alle istituzioni, ognuno per le proprie competenze, ad accertare in tempi brevi se le rivelazioni del pentito di mafia corrispondano al vero e quali siano realmente i danni subiti dal nostro territorio per programmare eventuali e necessari interventi di bonifica”.

La proposta dell’esponente centrista  si articola in due direzioni: da una parte la task-force con la presenza dell’assessorato regionale all’Ambiente, dei tecnici di Asl e di Arpa , dall’altra quella di una commissione regionale antimafia che vigili sulla recrudescenza delle attività della criminalità organizzata in Puglia.

Il consigliere comunale di Lecce Bene Comune, Carlo Salvemini ha così commentato le dichiarazioni rese dal procuratore capo Cataldo Motta che ieri aveva usato toni rassicuranti, invitando a non correre dietro ai fantasmi suscitati dal clamore mediatico: “Motta liquida le preoccupazioni di molti sull'avvelenamento del Salento: le dichiarazioni di Schiavone secretate nel 1997, vennero trasmesse alla Procura nazionale antimafia prima e da questa alle distrettuali. Alla fine vennero considerate senza fondamento, generiche e prive di riscontri.  Non sono fantasmi i dati sull'incidenza tumorale, purtroppo.  Sapere che la camorra non ha sversato rifiuti tossici è una bella notizia.  Tuttavia nel Salento le preoccupazioni restano”.

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