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Porto Cesareo, Massa: "Albano accetti nuove elezioni e Gabellone pensi alla Provincia"

Il Pd riunito nel comune rivierasco. "L'ormai ex sindaco Albano accetti la sfida sui temi e i contenuti, e si quale visione della città si ha in mente per il futuro”. Stilettata anche a Gabellone: "Non faccia il difensore d'ufficio e si occupi delle casse disastrate della Provincia

PORTO CESAREO “L'ormai ex sindaco Salvatore Albano accetti la sfida sui temi e i contenuti, su che idea progettuale e quale visione della città si ha in mente per il futuro”. Così il deputato Federico Massa, oggi, in una incontro organizzato dal Pd, che s’è svolto in un albergo di Porto Cesareo, incentrato sul commissariamento del Comune, e che segue la conferenza stampa di ieri a Lecce. Fra gli altri era presente Salvatore Capone, anch’egli parlamentare del Partito democratico.

“Questo è ciò che interessa, per davvero, ai cittadini di Porto Cesareo – ha detto Massa -, i quali hanno il sacrosanto diritto di essere rappresentati da un Consiglio comunale inteso nella sua interezza e totalità, espressione reale e sostanziale di un voto popolare libero, democratico e trasparente”.

“Se non si ha timore di porre al vaglio dei propri concittadini il giudizio sull'azione amministrativa fin qui compiuta e se si è davvero in grado di esercitare responsabilmente il ruolo di classe dirigente – ha aggiunto -, non rimane altro che prendere serenamente coscienza dello stato reale dei fatti e procedere con nuove elezioni”.

Alla presenza di numerosi iscritti e dirigenti locali e provinciali del Pd, dunque, è stata ribadita la soddisfazione per il provvedimento adottato dalla Prefettura di Lecce, su richiesta del ministero degli Interni, che ha portato allo scioglimento anticipato del Consiglio.

“Il Pd – ha proseguito Massa - per ciò che ci riguarda, è pronto a mettere in campo un'alternativa credibile di governo della città, fondata su un progetto riformatore e di cambiamento ed in grado di riabilitare l'immagine pubblica dell'amministrazione comunale”. “Il presidente Antonio Gabellone – ha poi continuato, riferendosi alle parole di quest’ultimo, che non ha condiviso i motivi dello scioglimento - dovrebbe occuparsi un po' di più dello stato in cui versa la nostra Provincia, gravata da problemi frutto di una gestione fallimentare del centrodestra provinciale di questi anni, anziché esercitare il ruolo di difensore d'ufficio della Giunta di Porto Cesareo”.

“La disponibilità a svolgere il ruolo di rappresentanti istituzionali del territorio salentino – ha concluso Massa - ascoltando e raccogliendo le istanze che provengono dalle nostre comunità, sempre con spirito di servizio e mantenendo alta quella tensione propositiva e di governo che si addice ad una moderna forza riformista quale è il Partito democratico oggi, resta la stella polare con cui intendiamo esercitare il mandato affidatoci dai cittadini”.

Intanto, però, si resta in attesa della decisione del Tar. Come noto, infatti, sindaco di Porto Cesareo e amministratori comunali hanno impugnato il decreto di sospensione per una presunta impossibilità di surroga del consigliere comunale dimissionario e il parere del ministero dell’Interno. La prima sezione, presieduta da Antonio Cavallari, si esprimerà il 21 gennaio.

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