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Porto turistico a San Cataldo? Si riparte dalla darsena

Ci sono 6,5 milioni di euro da stanziare entro l'anno e con una proposta di Italia Navigando torna d'attualità la realizzazione dell'infrastruttura da diporto di cui si parla almeno dal 2005

LECCE - Per il porto turistico di San Cataldo, di cui si parla ciclicamente dal 2005, l'occasione arriva sul filo di lana ed è targata, concorrenza permettendo, Italia Navigando, società del gruppo Invitalia (ex Sviluppo Italia) partecipata dal ministero del Tesoro. Il presidente è Ernesto Abaterusso, ex parlamentare dei Ds per due legislature, gli altri due consiglieri di amministrazione sono Andrea Ripa di Meana (amministratore delegato) e Andrea Scalella (informazioni riportate sul sito ufficiale, Ndr).

Italia Navigando sviluppa e gestisce una rete nazionale di porti turistici con una netta prevalenza nell'Italia centrale e meridionale e da ultimo, il 9 maggio, ha siglato un accordo con il gruppo Mast di La Spezia in virtù del quale i porti di Tricase e Torre Vado aderiscono al sistema portuale di Italia Navigando che, a sua volta, concede in licenza il marchio d'uso e riceve per delega la gestione del marketing e della comunicazione. Grandi speranze di espansione della rete di gestione sono riposte anche su Gallipoli e su Porto Cesareo, dove gli insediamenti da diporto potrebbero essere addirittura due.

La società ha presentato il 4 maggio la richiesta di sub concessione per cinque anni della darsena di San Cataldo e di Frigole a costo zero per l'amministrazione comunale di Lecce e con la previsione di un programma di interventi di manutenzione e criteri gestionali migliorativi, oltre alla redazione di un progetto preliminare di riqualificazione finalizzato alla realizzazione di due porti turistici a basso impatto ambientale. Ma poiché la competenza sull'area di Frigole è dell'Università del Salento che ne ha la concessione per scopi di ricerca scientifica, l'operazione è fattibile solo per quanto riguarda San Cataldo. Ci sono, del resto, 6 milioni e mezzo di euro di contributo regionale - in virtù dell'Accordo di programma quadro "Sviluppo locale" - che devono essere assegnati entro il 31 dicembre di quest'anno.

Per questo il Comune di Lecce vuole fare presto, ed inoltre la convenzione per la darsena di San Cataldo con la Colaci mare srl è in scadenza il prossimo 30 giugno. Nella delibera di Giunta, proposta dall'assessore ai Lavori pubblici, Gaetano Messuti, si prende atto della proposta di Italia Navigando precisando che il progetto di riqualificazione del porto turistico dovrà essere presentato "improrogabilmente" al momento della stipula della sub concessione e che comunque non "comporterà alcuna prelazione nei confronti di Italia Navigando Spa". Il dirigente del settore Lavori pubblici, Claudia Branca, provvederà nei prossimi giorni alla predisposizione del bando, che per i termini imposti dalla Regione deve essere fatto entro il 31 luglio. Dopo di che dovranno passare 30 giorni durante i quali potranno essere presentate domande concorrenti con quella pubblicata. Sarà necessario, infine, il passaggio in Consiglio comunale.

Di tutto l'iter si è discusso nel corso di una conferenza stampa, questo pomeriggio a Palazzo Carafa, alla quale hanno partecipato, oltre all'assessore Messuti, anche il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, e la vice presidente della Regione Puglia, Loredana Capone, che ha ribadito l'impegno dell'ente a sostenere le infrastrutture per la nautica da diporto, considerata il volano di uno sviluppo sostenibile e l'elemento di attrazione per flussi turistici molto qualificati che spendono anche il 60 per cento in più del turista medio. Gli esponenti dell'amministrazione di Palazzo Carafa hanno sottolineato l'evidenza pubblica di tutta la procedura ed hanno messo nero su bianco, cioè in delibera, "che sarebbe conveniente contare su soluzioni progettuali che abbiano alla base competenze e capacità tecniche di strutture già impegnate nello sviluppo della portualità turistica".

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