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Venerdì, 29 Marzo 2024
Meno di un mese al voto

I candidati del M5S nei collegi uninominali: nel Leccese Mandoi e Trevisi

Per un seggio alla Camera dei deputati in corsa il già sostituto procuratore nazionale antimafia, originario di Galatone e per il Senato l'ex consigliere regionale

LECCE - Si è tenuta questa mattina a Bari la presentazione dei candidati nei collegi uninominali pugliesi per il M5S, sia alla Camera dei deputati, sia al Senato della Repubblica. 

“Quando diciamo di essere dalla parte giusta - ha dichiarato il vicepresidente nazionale, Mario Turco - intendiamo che siamo ancora l'unica forza politica in Italia a propugnare la lotta alle mafie, la giustizia sociale, l’equità fiscale e la transizione ecologica come elementi trainanti per l'economia del Paese. Mentre gli altri fanno promesse elettorali farlocche e curano i giochi di palazzo e di potere, noi continuiamo a stare dalla parte dei cittadini. La squadra di candidati che presentiamo qui in Puglia, così come nelle altre regioni italiane, è la conferma del valore che il MoVimento 5 Stelle può esprimere per gli italiani anche nella prossima legislatura. La voglia di lavorare al servizio del Paese è il primo elemento che accomuna tutti noi da sempre, e oggi con un nuovo slancio grazie al Presidente Giuseppe Conte. Fra i nostri candidati abbiamo lasciato spazio alla società civile composta da magistrati, insegnanti, avvocati, giornalisti, imprenditori, cittadini e tanti altri professionisti che non vedono l'ora di poter mettere a disposizione le loro competenze ed esperienze. È l’ora di scegliere da quale parte stare. Siamo ancora una volta soli contro il sistema di potere che in questi anni ha sempre cercato di ostacolare le nostre riforme e adesso mira a metterci da parte”.

I candidati nel collegio di Lecce sono Francesco Mandoi, magistrato in pensione originario di Galatone è già sostituto procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, per la Camera e Antonio Trevisi, residente a Monteroni e già consigliere regionale, per il Senato. Nelle precedenti elezioni politiche, quelle del 2018, il M5S ottenne un risultato straordinario, conquistando tutti e cinque i seggi uninominali (tre per la Camera e due per il Senato) in cui era suddivisa allora la provincia di Lecce, vedendose attribuiti altri sei nei collegi plurinominali con il riparto della quota proporzionale.

Le condizioni di contesto appaiono oggi molto diverse da quelle di allora: intanto ci sono state le esperienze dei governi Conte I e Conte II, poi il sostegno all'esecutivo guidato da Draghi, infine ritirato tra accese polemiche mentre Di Maio e una pattuglia di deputati e senatori prendevano le distanze dalla linea del M5S intraprendendo una strada autonoma. I pentastellati rivendicano e spiegano la scelta di non votare la fiducia dopo che il premier aveva chiesto una verifica in parlamento : “Per questo - ha aggiunto Turco - abbiamo detto no all’agenda Draghi che non andava a risolvere l’emergenza energetica, il caro vita, le problematiche dei lavori poveri, della precarietà, della tutela ambientale e del rilancio dell’economia. Già a gennaio chiedevamo un energy recovery a livello europeo, l’aumento della tassazione sugli extra profitti delle imprese energetiche, azzeramento Iva sui beni alimentari primari, il tetto al prezzo del gas e dell’energia, con la differenziazione dei prezzi energetici e l’uscita dal mercato finanziario di Amsterdam del TTF, causa principale degli effetti speculativi sull’aumento dei prezzi energetici e, quindi, dell’inflazione. Il tutto con un sostanzioso scostamento di bilancio per finanziare, tra l’altro, un Superbonus energia per le imprese che investono nelle rinnovabili, riconoscendo loro un credito d’imposta cedibile crescente all’aumento del risparmio energetico e della tutela ambientale. Noi siamo dalla parte giusta, con conte presidente, e a favore dei cittadini”.

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