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Sette mozioni per una città pubblica. Dalla minoranza i temi di una sfida costruttiva

Lecce Città Pubblica ha presentato presso il Parco di Belloluogo un pacchetto di proposte per il consiglio comunale: dal piano del verde alla realizzazione di uno spazio di igiene per le persone più bisognose, fino al bilancio partecipato e digitale

LECCE – Il movimento Lecce Città Pubblica ha presentato questa mattina presso il Parco di Belloluogo sette mozioni da discutere in consiglio comunale. L’intenzione è quella di sollecitare un dibattito sulla dimensione collettiva del capoluogo salentino.

L’iniziativa istituzionale sarà affidata ai consiglieri comunali di minoranza Carlo Salvemini e Saverio Citraro. Il pacchetto di proposte è stato suddiviso in tre parti. Nella prima si pone l’obiettivo dell’adozione di un piano del verde, del piano urbano della mobilità sostenibile, del consumo di suolo zero.  Rispetto a quest’ultimo tema bisogna considerare che tra il 1997 ed il 2011 c’è stato un rilevante incremento – più 16 percento - delle aree urbanizzate a danno di quelle a vegetazione naturale.

“Occorre invertire la rotta – è stato spiegato in conferenza -. A partire dal censimento degli edifici sfitti, non utilizzati, abbandonati al fine di attivare progetti di rigenerazione mediante recupero e sostituzione del patrimonio edilizio esistente. Un traguardo che per essere concretamente perseguito deve essere inserito all’interno del nuovo Piano urbanistico generale come obiettivo strategico”.

Il secondo blocco di proposte riguarda gli spazi pubblici. In questo senso, due le priorità: una riguarda l’assegnazione di un luogo per le tante realtà associative, con la definizione di criteri di trasparenza e accessibilità per tutti gli interessati. La seconda, invece, auspica la realizzazione di una struttura dove donne e uomini in condizione di disagio possano fruire di docce e bagni.

Infine una parte che riguarda due strumenti con i quali realizzare una dimensione di città pubblica. Da una parte un regolamento unico per la promozione di cultura sport e spettacolo: “C’è la necessità di rendere più trasparenti e chiare le procedure di concessione di contributi in questo settore. L’attuale regolamento del 1999 non ha risposto adeguatamente alle aspettative. Anche rispetto all’obiettivo di programmare meglio le iniziative dell’amministrazione secondo un calendario periodico di azioni a favore del turismo culturale”.

Dall’altra l’adozione del bilancio partecipato sociale e digitale. “Per promuovere un’amministrazione più dialogante con la cittadinanza è importante coinvolgere la comunità nella fasi tra le più importante della vita di un comune: quella legata alla formazione del bilancio, ossia lo strumento che attraverso la tassazione locale, garantisce le risorse per garantire servizi e realizzare interventi e quella legata all’illustrazione e spiegazione in modo trasparente e comprensibili degli obiettivi realizzati con le risorse pubbliche per rendere conto del proprio operato”.

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