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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Estimi, il Tar rinvia la decisione al merito. Ricorso del Comune a rischio

Udienza interlocutoria nel procedimento amministrativo intentato contro il nuovo classamento degli immobili che ha provocato l'aumento di circa il 20 per cento delle rendite catastali. Il ricorso del Comune, però, sarebbe tardivo

LECCE - Si è svolta questa mattina, davanti alla prima sezione del Tar di Lecce, la prima udienza relativa alla revisione del classamento degli immobili - condotta dall'Agenzia del territorio su mandato del Comune - impugnata da una serie di ricorsi, tra cui quello di Palazzo Carafa. Che però potrebbe essere respinto perché tardivo: l'avvocatura dello Stato, che difende le ragione dell'Agt, ritiene infatti che l'amministrazione abbia ricevuto quattro giorni prima della data successivamente dichiarata, e tramite posta elettronica certificata, il diniego all'invito a sospendere gli effetti del nuovo classamento. Sollecitazione che il sindaco Paolo Perrone aveva rivolto su mandato del consiglio comunale dopo un'accesa discussione: la minoranza, infatti,avrebbe preferito che la giunta revocasse la delibera del 2010 con la quale il governo cittadino aveva affidato all'agenzia il compito di aggiornare il classamento, fermo al 1998.

Se i giudici dovessero respingere quel ricorso, cadrebbe anche il secondo, ad adiuvandum, presentato dai consiglieri di opposizione per dare comunque un sostegno all'azione intrapresa dall'Ufficio legale del Comune. Resterebbe invece in piedi l'istanza preparata da Codacons, Adusbef e Adoc sulla quale i giudici hanno rinviato la decisione alla discussione nel merito. Codacons, la cui responsabile, Luisa Carpentieri è, insieme a  Leonardo Leo, l'artefice del ricorso, sottolinea come si potrebbe verificare una situazione simile a quella che riguarda il processo per presunto inquinamento ambientale dell'area universitaria Studium 2000: in quel dibattimento, infatti, la costituzione di parte civile del Comune è stata respinta per un difetto formale.

Il ricorso delle tre associazioni è incentrato sull'operatività del classamento, sulle delibere della giunta comunale e sui criteri di individuazione delle microzone. In realtà, pur essendo coinvolte dalla revisione degli estimi "solo" due aree su diciassette che compongono il perimetro urbano, esse racchiudono oltre il 90 per cento del patrimonio immobiliare dei cittadini. Su quest'ultimo punto, il sindaco ha riconosciuto l'incongruenza delle attuali zone catastali, annunciandone l'aggiornamento secondo una logica più rispodente alle effettive differenze.

Un segnale che il Codacons giudica di apertura, ma che non vanifica la richiesta di annullare le delibere del 2010 e la raccomandazione ai cittadini che ancora sono nei termini di legge previsti di presentare il ricorso alla Commissione tributaria provinciale.

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