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Primarie nel Salento, quasi 33mila elettori: Vendola vince di un soffio

Il governatore pugliese, su base provinciale, batte di misura nella battaglia delle urne il segretario del Pd: lo scarto pari a 367 voti. Frenato in parte lo sfondamento "renziano": curioso il risultato maturato a Cursi

LECCE - Nichi Vendola vince nella provincia di Lecce la sfida delle primarie del centrosinistra. Vince, ma non "convince". E perde in Puglia. La notizia è questa. Se il territorio salentino non “tradisce”, seppur di misura, il governatore regionale, altrove i dati si palesano come una incredibile sconfitta subita per mano del segretario del Pd, che raccoglie 61096 voti totali contro i 57976 dello stesso Vendola.

Nel Salento, però, tra i due favoriti del Partito Democratico, Pierluigi Bersani e Matteo Renzi, Vendola s'impone rovesciando in parte le percentuali emerse a livello nazionale. Perché i numeri, in realtà, dicono altro e confermano il crollo dell'appeal elettorale del grande narratore della “Puglia migliore”.

Sul numero complessivo di 32.636 votanti nella provincia, Vendola si aggiudica 12.661 preferenze, (38,9 per cento), inseguito da Bersani a 12.294 (37,8 per cento), da Renzi a 6.970 (21,4 per cento), Bruno Tabacci con 350 voti (1,1 per cento) e Laura Puppato con 296 (0,8 per cento).

L'effetto “Renzi” nel Salento (ma anche più in generale su scala regionale), dunque, complessivamente viene smorzato dalla tenue fedeltà elettorale al governatore pugliese, che, tuttavia, non sfonda con le percentuali di consenso che ne hanno consacrato la sua scalata politica, proprio attraverso le consultazioni dal basso. Vendola ottiene risultati confortati a Bari e nella provincia di Bari.

Ma anche nel Salento, la “sorpresa” è nel dato del segretario del Pd Bersani, secondo per appena 367 voti complessivi, un dato che deve far riflettere i vendoliani più ottimistici, che in queste ore avevano pronosticato l'exploit dalle urne del proprio candidato e un voto di riscatto del Sud di appoggio proprio al governatore pugliese.

Non si è verificata nessuna delle due ipotesi. E questo impone ulteriori valutazioni anche sullo stesso Vendola e sul suo controverso percorso di avvicinamento alla tappa delle primarie del centrosinistra, non senza qualche dazio nell'attività amministrativa. Eclatante, ad esempio, è la batosta arrivata in Capitanata, dove il governatore è stato doppiato numericamente da Bersani.

Nei singoli comuni, interessante il successo di Renzi a Nardò e la percentuale, vicina al 52 per cento, toccata dal sindaco di Firenze, a Cursi (paese di origine di Antonio Rotundo), in controtendenza con il resto del Salento. Vendola si impone facile, invece, a Tricase, Casarano, Galatina, Otranto e Copertino. Bersani, dal canto suo, regge bene un po' dovunque, vincendo in diverse realtà comunali e perdendo "bene", laddove sopravanzato dagli altri competitori. Più penalizzante per il segretario del Pd il voto leccese, dove lo scarto con Vendola è superiore a quello totale nell'intera provincia.

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