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E il Pd si scopre zemaniano. Parlamentari scelti con le primarie

La decisione è ufficiale. Enrico Letta la motiva così: "Siamo in vantaggio, ma giochiamo all'attacco". La data più probabile è quella del 29 e 30 di dicembre. La Puglia eleggerà 42 deputati e 21 senatori

LECCE – Primarie anche per scegliere i parlamentari. La decisione è stata presa a Roma dal segretario nazionale del Partito democratico, Pierluigi Bersani e dai responsabili regionali, tra cui il salentino Sergio Blasi. La consultazione potrebbe avvenire già il 29 e 30 dicembre. Il condizionale dipende solo dalla data dello scioglimento delle Camere: se il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dovesse indire le elezioni politiche per il 16 e 17 febbraio, allora gli elettori del centrosinistra saranno chiamati ad esprimersi nell’ultimo fine settimana dell’anno.

Lunedì, nella Direzione nazionale del Pd, verranno stabilite le regole per l’elettorato attivo e passivo, dopo di che si metterà in moto la macchina elettorale ed organizzativa del partito. "Siamo in vantaggio, ma giochiamo all’attacco": così si è espresso - secondo un concetto zemaniano - Enrico Letta, il vicesegretario del Pd, dopo la riunione di questa mattina rimarcando l’importanza di un’ampia partecipazione popolare per legittimare i componenti delle liste bloccate. Persa la possibilità di una riforma del sistema di voto, resta infatti quello vigente, il cosiddetto Porcellum che – come noto - non consente di indicare le preferenze. 

Il nodo principale da sciogliere è quello relativo a chi potrà votare: se prima del vertice di oggi sembrava plausibile una limitazione della scelta ai soli iscritti al Pd, ora resta invece da stabilire se il corpo elettorale sarà costituito da coloro che hanno votato nelle scorse settimane per la scelta del leader della coalizione oppure se verrà consentito un ulteriore allargamento.

Intanto, i sostenitori della primarie come metodo di selezione della classe dirigente, esultano: sarà la prima volta in Italia, infatti, che senatori e deputati di un partito verranno scelti in questo modo. E’ comunque possibile che una quota – probabilmente il 20 per cento dei posti disponibili – venga riservata alle indicazioni della segreteria nazionale, per blindare alcune candidature che avrebbero altrimenti qualche problema di radicamento sul territorio.

Anche in Puglia è già fermento per individuare gli aspiranti parlamentari. Sulla base della legge elettorale vigente alla regione spettano, secondo i dati dell’ultimo censimento 2011, 42 deputati (-2) e 20 senatori (-1) e il centrosinistra punta a vincere per avere il premio di maggioranza, cioè il 55 per cento dei seggi. Giovedì pomeriggio, a Martano, nella riunione di ambito provinciale indetta dai sostenitori di Matteo Renzi si discuterà anche di questo ma anche in bersaniani sono già in movimento: nei giorni scorsi sia il presidente provinciale dell’assemblea del Pd, Cosimo Durante, che il segretario, Salvatore Capone, avevano auspicato l’ufficializzazione delle primarie. 

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