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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Salvemini a dirigenti e dipendenti comunali: "Lavoriamo con passione e dedizione"

Il presidente dell'Ufficio centrale elettorale, Alcide Maritati, ha sancito la proclamazione. Il primo cittadino ha voluto che la cerimonia fosse a Palazzo Carafa e non nella sede del Tribunale Civile

LECCE - Una proclamazione ufficiale, ma anche una festa, sobria, in puro stile Salvemini e con due significativi picchi emotivi.

Il secondo, certamente atteso, si è verificato nel momento clou, quando il presidente della Ufficio Centrale Elettorale, Alcide Maritati, ha pronunciato il nome di Carlo Maria Salvemini, consegnandogli la fascia di primo cittadino: l’applauso è quasi da stadio, prolungato, liberatorio.

C'erano almeno trecento persone nella sala consiliare (e molte altre fuori), dirigenti politici e consiglieri, eletti e non, ma c'erano soprattutto comuni cittadini che non si sono voluti perdere un momento storico per la città: l’inizio di una nuova stagione amministrativa al governo della città dopo venti anni di centrodestra. Da lunedì, inizierà la prova dei fatti, quando speranze e ambizioni incontreranno le verifiche quotidiane.

Per chi ci ha creduto, per chi si è impegnato quando nessuno ci credeva pensando che il centrosinistra si fosse lanciato nell’ennesima operazione suicida, sono stati momenti di intensa commozione che è diventata tangibile - ed ecco il primo momento da occhi lucidi - già prima dell’inizio della cerimonia, quando Salvemini entrando in sala ha abbracciato la sorella Nicoletta, in prima fila accanto alla compagna del sindaco, Terri e al loro figlio Jacopo. Da Palermo, il fratello Luca, il maggiore dei tre, ha seguito la cerimonia in streaming. Sono passati 22 anni da quando il padre, Stefano, divenne sindaco della città: una stagione entusiasmante e poi turbolenta, fino alla caduta per il venir meno della maggioranza, ma per tutti, a Lecce, è sempre rimasto il "sindaco galantuomo".

Terminata la rapida lettura della formula di rito da parte di Maritati, Lecce si è ritovata dunque con il suo nuovo sindaco: “Credo che sia bello che questa cerimonia si sia svolta qui, nel palazzo di città che simbolicamente è il cuore della comunità, il luogo della rappresentanza di tutti, dove ciascuno al di là delle differenze sente di essere parte di un destino comune. E’ il senso che io attribuisco a questa nuova responsabilità, far sentire tutti i cittadini oltre le differenze, oltre le appartenenze, oltre le divisioni che inevitabilmente il confronto politico elettorale determina”.

“L'impegno che profonderò insieme a chi mi affiancherà - ha proseguito - è di far vivere questa istituzione sia nel palazzo che fuori. Vi invito a essere presenti ai consigli comunali, di superare l’adrenalina del voto. Il mestiere più difficile è quello del cittadino, vorrei che insieme imparassimo a coltivarlo. Qui si entra senza animus da tifoseria, ma con la responsabilità che ciascuno deve avvertire quando si entra nel palazzo di città che è la casa di tutti. Auguriamoci buon lavoro, vedo qui molti dipendenti e dirigenti comunali che da lunedì incontrerò. Loro sanno già che io affido a loro un compito non meno importante del mio, lavorare con passione e spirito di dedizione per assolvere al mandato che la città ci ha assegnato e che insieme, nel rispetto dei ruoli, delle differenze che esistono tra l’organo politico e l’organo amministrativo dobbiamo perseguire".

22 anni dopo suo padre - Luca Capoccia Photo

Infine una conclusione coerente con lo spirito dei mesi precedenti: “Io vi saluto col sorriso, così come ho affrontato questa campagna elettorale. Oggi le attenzioni sono rivolte a me ma è evidente che una città non la fa il sindaco, ma la fa il sindaco insieme a tutti i cittadini. Con i tanti che non sono qui dobbiamo stringere il patto di cittadinanza, che definisce i diritti e i doveri di ciascuno per innalzare la qualità della vita di tutti e di ognuno di noi, che è il compito che si assegna a chi ricopre questo ruolo. La politica è semplice, la politica amministrativa ancor di più: lavorare per far star meglio chi vive a Lecce. Insieme ce la faremo, grazie”. La prima giornata da sindaco per Carlo Salvemini terminerà con un comizio in piazza Sant'Oronzo alle 20.15.

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