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Esplode rabbia dei lavoratori ex Bat. Trattativa col ministero: convocati il 27 aprile

Il presidio, a partire dalle 8 di questa mattina, ha bloccato le due rotatorie all'ingresso nord di Lecce. Una protesta alla quale hanno preso parte un centinaio di lavoratori che, dl prossimo 5 agosto, saranno in mobilità. Disagi e tensione soltanto nei primi istanti, e una lunga trattativa col Mise per stabilire chi dovrà essere presente al tavolo

LECCE  - Hanno ostruito l’ingresso nord di Lecce.  A loro, del resto, hanno bloccato le speranze e la dignità. I lavoratori ex Bat sono tornati a protestare. Il presidio, in altre occasioni quasi sempre bagnato dalla pioggia, oggi è stato battezzato dal sole. Una beneaugurante simbologia che ha mosso un centinaio di dipendenti (a questo punto aspiranti tali, per la verità) ad occupare dapprima la rotatoria di viale Porta d’Europa. E poi la seconda, quella di piazzale dei Bastioni.

 Dopo l’incontro avvenuto lo scorso 17 marzo presso il Mise, il ministero per lo Sviluppo economico, sono scesi nuovamente in strada per chiedere il sostegno delle istituzioni, rappresentati dalle tre sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil.  Un incontro che, a detta dei lavoratori, ha sancito il fallimento della trattativa e della riconversione aziendale, nei suoi tre tentativi.

Dopo il tavolo romano di una mese addietro, nella giornata di ieri Regione Puglia, il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, e i portavoce delle organizzazioni sindacali, attendevano la risposta per un’ennesima convocazione. Ma la scadenza del 15 aprile non è stata rispettata. I dipendenti invece la “promessa” l’hanno mantenuta, eccome. Occupando le strade del capoluogo salentino.

Traffico in tilt, pullman fermi, disagi al transito dei veicoli, coordinato dagli agenti di polizia locale e da quelli della questura leccese. Striscioni aderenti all’asfalto per denunciare il malcontento di 170 lavoratori, e rispettive famiglie, tutti col fito puntato contro le tre aziende Iacobucci, Id e Hds.  Fino a quando, una risposta è giunta presso la Prefettura di Lecce.  I referenti delle associazioni sindacali hanno raggiunto gli uffici di viale XXV Luglio, per poi rispedire al mittente la proposta del ministero. A detta dei manifestanti, infatti, la convocazione nel tavolo nella capitale, proposta per la data del prossimo 27 aprile, escluderebbe proprio i soggetti principali della trattativa. I protagonisti. Gli "indispensabili".

Vanificando a monte, con quelle condizioni, l’esito dell’incontro: sarebbero, infatti, assenti la ex Bat, i sindacati alimentaristi firmatari degli accordi, oltre che Provincia e Comune. Sarebbero stati inclusi soltanto i lavoratori e i referenti delle tre aziende. Ma loro è con la ex Bat che intendono parlare. E con i sindacati. Poi la buona novella è arrivata. Sempre in mattinata. Si tratta di una  seconda proposta da parte del Mise: convocati tutti gli attori firmatari, alle 10 del 27 aprile.

Per quella mattinata sono stati convocati due incontri, sul tema “Riconversione della ex Bat”. I lavoratori aspettano la loro “primavera”, per quel giorno e confidando in risposte concrete da parte delle istituzioni. Prima di quella data minacciosa del 5 agosto, che si staglia all’orizzonte come il sole rovente che ha surriscaldato gli animi durante il presidio.

Alcuni momenti del presidio

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