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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Assediati dal popolo della notte: Rotundo chiede l’intervento del consiglio

L’esponente del Pd interviene sulla vicenda della vivibilità del centro storico soprattutto nelle ore notturne: “L’amministrazione arretra rispetto alle scelta di pedonalizzazione fatta già negli anni 90”

LECCE - “Almeno facciamo le cose che non comportano spesa,dove non si può rispondere che mancano i soldi, come preservare il centro storico investito ormai da tempo senza alcuna regola da un crescente ed assolutamente insostenibile flusso di auto, che per una città turistica dovrebbe essere una assoluta priorità”. Antonio Rotundo, consigliere comunale del Partito democratico e presidente della commissione Controllo, così interviene sul tema della vivibilità nel centro storico di Lecce,  in cui molti residenti tornano a lamentarsi per gli schiamazzi notturni e l’inciviltà di alcuni comportamenti mentre, d’altra parte, le auto sembrano sempre più ingombranti nonostante l’esistenza da tempo delle zone a traffico limitato.

“Compito di una amministrazione, di una buona amministrazione – prosegue l’esponente della minoranza - dovrebbe essere quello non solo di impedire il flusso incontrollato di mezzi privati in quelli spazi faticosamente guadagnati dai cittadini - e già questo è un obiettivo lontano dall'essere garantito -, ma quello di predisporre ulteriori e mirati progetti di riqualificazione e di tutela ambientale per far diventare quelle zone effettivamente pedonali, cioè vivibili perché attrezzate per essere adeguatamente fruite da giovani, famiglie, residenti e turisti”.

In altra parte del giornale si riferisce dell’iniziativa di una sessantina di residenti nella zona vecchia della città, i quali si sono rivolti direttamente al sindaco, Paolo Perrone, chiedendo il ripristino di condizioni di normalità. “Al contrario – commenta Rotundo -  il risultato dell'assenza di efficaci politiche in questa direzione è quello che nella nostra città assistiamo non a soluzioni di pedonalizzazione che rispondano a  queste esigenze ed a quelle di allargare sempre più sperimentando nuovi spazi da sottrarre al traffico e da consegnare ai cittadini, ma al contrario si arretra rispetto alla stessa scelta compiuta negli anni 90 di chiusura del centro storico, vanificandola nei fatti con una serie di decisioni che la contraddicono”.

“A questo punto sarebbe opportuno un pronunciamento netto e chiaro da parte del consiglio comunale per dare un indirizzo agli assessori competenti superando i limiti delle politiche di questi ultimi anni, il cui bilancio fallimentare ha avuto l’esito di far protestare al tempo stesso turisti e residenti che minacciano di lasciare il centro diventato oramai del tutto invivibile”.

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