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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Casarano

Lavoratori Filanto, il tempo stringe. I sindaci sollecitano il tavolo interministeriale

Terzo giorno di occupazione nella sede del Comune di Casarano, nessuna risposta circa l'incontro romano che dovrebbe sbloccare una cassa integrazione retroattiva. Pazienza esaurita, i primi cittadini intendono accelerare i tempi

CASARANO – I lavoratori del cluster Filanto sono già al terzo giorno di occupazione permanete di palazzo dei Domenicani, sede del Comune di Casarano. Attendono la convocazione del ministero del Lavoro per tentare l’impresa di ottenere la concessione della cassa integrazione in deroga ministeriale con effetto retroattivo: utile a coprire, cioè, il buco delle 7 mensilità arretrate dalle 600 maestranze. E nell’attesa che vengano omologate le nuove richieste procedurali per l’accesso al concordato preventivo, avanzate dalle cinque aziende facenti parti del gruppo calzaturiero: Filanto spa, Tecnosuole srl, Tomaificio Zodiaco srl, Italiana Pellami srl e Labor Pellami srl.

Il tempo trascorre, però, lentissimo e senza alcuna notizia rispetto ad una data per l’appuntamento romano, sollecitata anche dalla deputazione parlamentare salentina. Così, dopo la seconda notte passata in
municipio, si iniziano a intravedere i primi segni di stanchezza tra quelle persone che fin’ ora hanno manifestato pacificamente, senza mai alzare i toni e contenendo la rabbia legata al drammatico vuoto salariale degli ammortizzatori sociali. Persi tra le pieghe della burocrazia.

Se da parte di tutti, come ovvio, si auspica una soluzione positiva della vertenza, c’è da dire che i soggetti istituzionali e le parti sociali stanno lavorando nella medesima direzione. Ma la partita di gioca tutta sul tempo che stringe, per effetto dell’imminente pausa estiva che potrebbe vanificare gli sforzi. Questa mattina si sono attivati anche i primi cittadini dei Comuni limitrofi a Casarano, interessati dalla vertenza, che hanno sottoscritto un documento di sollecito inviato ai due ministeri competenti (Lavoro e Sviluppo economico), al prefetto di Lecce, ai vertici di Provincia e Regione ed ai parlamentari salentini.

“I sindaci dei Comuni di Casarano, Castrignano del Capo, Corigliano d’Otranto, Matino, Nardò, Patù, Poggiardo, Taurisano, Tricase, Uggiano la Chiesa, Zollino a seguito dell’incontro tenuto presso la prefettura di Lecce il 23 luglio tra le parti sociali, le associazioni di categoria, i rappresentanti della Provincia e della Regione e dei Comuni del Capo di Leuca, con l’obiettivo di ricercare percorsi compatibili con la situazione economicafinanziaria, atti a individuare risposte ai lavoratori della aziende del cluster Filanto che, da gennaio 2013, sono privi del sostegno al reddito – si legge nella missiva - , hanno demandato alla Provincia di Lecce, competente per materia, di inoltrare la richiesta, con la massima sollecitudine, di attivazione del tavolo interministeriale”.

La contestazione è chiara: “Ad oggi non si è riusciti ad ottenere l’indicazione della data di convocazione da parte del ministero. Il procrastinarsi della situazione di incertezza sta determinando, anche a seguito della mobilitazione spontanea dei lavoratori, un allarme sociale che diventa, con il trascorrere delle ore, di difficile gestione”.

“Preoccupati e allarmati per la situazione che si è venuta a creare la cui gestione, anche per le reiterate minacce di azioni eclatanti individuali, diventa sempre più complessa e complicata”, i primi cittadini sollecitano con decisione “l’immediata convocazione, delle parti interessate, presso il ministero del Lavoro competente per materia”.

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