Pulitori in graduatoria ma senza lavoro: “Asl e Sanità Service, diano valore al concorso”

LECCE – Preannunciati la scorsa settimana, nella giornata di ieri e dell’altro ieri si sono svolti i due sit-in davanti alla sede della Direzione generale della Asl di Lecce. I referenti del Cobas hanno infatti protestato in via Miglietta per rivendicare le assunzioni dei pulitori vincitori del concorso.

Nella prima giornata, lunedì, idonei e sindacalisti hanno incontrato i vertici dell’Azienda sanitaria salentina tra i quali il commissario Stefano Rossi, il quale ha però fatto sapere che si intenderà procedere con assunzioni per il “50 per cento”: gli addetti alle pulizie saranno così attinti per metà dallo scorrimento della graduatoria dei vincitori, per la restante metà dall'elenco degli ex operatori socio sanitari da ricollocare.

Ricapitolando: degli 81 addetti alle pulizie (questo il fabbisogno) nei presidi sanitari, solo 40 vincitori potranno ambire a un posto di lavoro. Molti altri (ma il discorso vale anche per la platea degli oss), resteranno invece tagliati fuori. Il Cobas non ci sta. Per l’organizzazione sindacale, infatti, i servizi relativi alle pulizie dovrebbero essere affidati solo ed esclusivamente a coloro che hanno partecipato e superato un concorso per eseguire  quella mansione.

Nella seconda giornata di protesta, dunque martedì, il gruppo di lavoratori e sindacalisti ha invece incontrato il numero uno di Sanità Service, Francesco Massaro. Linea prudenziale, sembrerebbe, quella adottata dalla società in house della Azienda sanitaria, con la quale si sarebbe in qualche modo ribadito l’adesione alle intenzioni e alle iniziative stabilite dalla Asl. Un’ennesima lettera è stata intanto indirizzata nuovamente ai vertici sanitari (non solo via Miglietta, ma anche quelli della Regione) e alla prefettura di Lecce per chiedere risposte e “interecessioni”.