rotate-mobile
Politica

Protocollo sperimentale in Prefettura su immigrazione e lotta al caporalato

Riunito a Lecce il comitato territoriale per l’immigrazione alla quale hanno preso parte enti, sindacati, istituzioni e associazioni. Accordo per risolvere l’emergenza alloggi dopo gli sgomberi e per i lavoratori di Boncuri

LECCE - Immigrazione, integrazione e lotta al caporalato, al centro della riunione tenutasi oggi in Prefettura, a Lecce: nell’occasione, è stato adunato il comitato territoriale per l’immigrazione, alla quale hanno preso parte rappresentanti della Provincia, del Comune di Lecce, di Nardò, insieme ai responsabili provinciali delle forze di polizia, i responsabili di Asl, della direzione provinciale del lavoro, dell’Inps, dell’Inail; e ancora, il presidente della Camera di commercio, i presidenti di Confagricoltura, di Confederazione italiana agricoltori, della Federazione provinciale coltivatori diretti, delle organizzazioni sindacali, delle associazioni datoriali del settore, nonché di quelle di volontariato, operanti sul territorio.

Nell’incontro è stata, tra le altre, trattata, anche su richiesta del sindaco di Lecce, Paolo Perrone, la questione concernente lo sgombero di extracomunitari da alcuni immobili nel centro storico del Comune capoluogo: a tal riguardo, sarà avviata in tempi brevi una verifica della situazione al fine di individuare, anche d’intesa con la Provincia di Lecce, titolare del progetto di intermediazione abitativa, possibili soluzioni alloggiative temporanee, che possano preludere ad una regolamentazione all’accesso a contratti sottoposti a canoni agevolati.

È stato, inoltre, presentato ed illustrato dalle organizzazioni sindacali datoriali e dei lavoratori il protocollo d’intesa relativo all’avviamento al lavoro della manodopera impiegata nelle fasi di raccolta delle produzioni ortofrutticole stagionali di Nardò, ratificato in sede di conferenza provinciale permanente della pubblica amministrazione, cui hanno aderito, al momento, sette aziende con oltre 120 lavoratori.

Attraverso lo strumento si tende a favorire il giusto equilibrio tra domanda ed offerta di lavoro, per evitare illecite intermediazioni della manodopera che rappresentano il prerequisito del noto fenomeno del caporalato. Al riguardo, le associazioni di volontariato, i sindacati, le associazioni datoriali e dei lavoratori, nonché gli enti locali, sono stati sensibilizzati a favorire una campagna di informazione per l’iscrizione nelle liste di collocamento da parte dei lavoratori, unitamente all’invito alle aziende operanti nel settore ortofrutticolo di attingere da tale serbatoio. Il protocollo ha carattere sperimentale, perché unico in Italia, e sarà limitato nel tempo (stagione estiva) e nell’ambito territoriale, riferendosi all’area del nord-ovest del Salento.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Protocollo sperimentale in Prefettura su immigrazione e lotta al caporalato

LeccePrima è in caricamento