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Provincia, approvato il Bilancio all'ombra del "buco"

Con 22 voti a favore, cinque contrari e un astenuto, il Consiglio provinciale odierno ha approvato il Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2011, corredato dalla relazione previsionale

LECCE - Con ventidue voti a favore, cinque contrari e un astenuto, il Consiglio provinciale odierno ha approvato il Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2011, corredato dalla relazione previsionale e programmatica e dal Bilancio pluriennale 2011-2013. "Ringrazio tutti per il contributo che hanno voluto dare a questo strumento attraverso il quale indirizzare i lavori dell'ente e pianificare gli interventi politici e amministrativi", ha detto il presidente Antonio Gabellone, al termine della discussione.

"Mi auguro - ha proseguito - che la riunione di oggi sia dirimente rispetto alle questioni susseguitesi negli ultimi giorni. Intanto, da più parti, in interventi pure da prospettive e valutazioni diverse, ho ascoltato che è stata riconosciuta una situazione finanziaria grave, con una mancanza valutata intorno a 7 milioni di euro che nessuno mette in dubbio".

"Altra certezza: che il bilancio non è più corredato da spese discrezionali, tutte tagliate ed eliminate, come è emerso anche in sede di conferenza dei capigruppo. E proprio in quella sede si evidenziò, da parte della minoranza, che la difficoltà finanziaria non può essere risolta soltanto con una maggiorazione dell'imposta della rc auto, ma che occorre, in concorrenza, puntare all'alienazione del patrimonio immobiliare dell'Ente. Noi abbiamo sottoscritto in conferenza dei capigruppo questi due punti, accogliendo il suggerimento e rilanciandolo".

"Allora", ha detto rivolto alla minoranza, "assumiamoci tutti la responsabilità di queste scelte gravi e pesanti, condividendo un percorso di alienazione degli immobili, in cui chiedo che siano rappresentate tutte le forze politiche, percorso che iniziò con la precedente amministrazione e il cui fallimento, se c'è stato, è legato alle caratteristiche e alle specificità del patrimonio immobiliare della Provincia. Se insieme si decide di fare un percorso di maggiore imposizione e di alienazione dei beni immobili, facciamolo insieme".

"Questi sono i dati e le circostanze. Mai parlato di ulteriore buco, ma solo di residui insussistenti, trasferiti da una situazione che non ci apparteneva. Le amministrazioni che si susseguono, nel passaggio, si devono fare carico delle responsabilità delle precedenti; ciò accade, meno facilmente quando non c'è continuità politica. E oggi siamo costretti, per senso istituzionale e continuità amministrativa, a farci carico di responsabilità che non ci competono".

"Un dato certo è che noi, nonostante gli investimenti, non supereremo quel tetto di indebitamento che abbiamo trovato e che, in parte, abbiamo già colmato".

Un accenno è andato poi alle stabilizzazioni. "Ribadisco che siamo pronti a confrontarci e a trovare soluzioni di ordine tecnico e amministrativo che ci consentano di salvare l'intera platea dei lavoratori. Questa è la mia posizione e della mia maggioranza", ha detto il presidente, sottolineando come sia inutile e controproducente continuare a reiterare che "si vogliono mandare a casa dei professionisti".

Anche l'assessore provinciale al Bilancio Silvano Macculi è intervenuto sull'importante argomento all'ordine del giorno, riportando i dati tecnici: "Gia nella relazione previsionale e programmatica dello scorso anno era stato evidenziato come la necessità di riportare i conti in ordine fosse la priorità assoluta nella programmazione di medio periodo della Provincia".

"Il bilancio 2011-2013 conferma e rafforza l'assoluta esigenza di risanamento. Dal 2010 è stato chiaro che l'efficentamento della struttura amministrativa, il contenimento dei costi, la massimazione delle entrate, quantunque necessari, non fossero sufficienti a colmare il disavanzo provocato dalle precedenti gestioni, quantificato in un importo tra 18 e 20 milioni di euro, che alla luce della scoperta dell'insussistenza ("buco") di 7 milioni di euro porta a 25/27 milioni lo sbilancio proveniente dalla precedente amministrazione. Nel bilancio 2010 erano state previste alienazioni per 11.8 milioni di euro a copertura dello squilibrio: alienazioni che non si sono realizzate. Lo straordinario miglioramento in efficienza ed efficacia nella gestione delle uscite e nel reperimento delle entrate ha portato a recuperare circa 6 milioni su un potenziale squilibrio di 11,8 milioni. Pertanto, il 2011 eredita dal 2010 un disavanzo di circa 12.785.000 euro, applicato al bilancio 2011. Per coprire questa voragine è stato previsto un piano di rientro triennale che si basa fondamentalmente su due pilastri: vendita di patrimonio ed aumento dell'imposta sulla Rc auto. Contestualmente, dal 2010, è stata intrapresa anche un'attenta politica di contenimento dei costi che ha permesso di conseguire rilevanti economie nell'esercizio appena trascorso".

"Nel 2011 tale approccio continua e si rafforza affrontando categorie di spese con implicazioni tecniche e innovative di alto profilo. Oltre al contenimento dei costi, rivenienti da obblighi di legge (costi della politica, missioni, ecc.) sono stati ridotti tutti gli stanziamenti discrezionali. Risultano diminuiti ai limiti della sostenibilità le risorse destinate a manutenzione, assistenza, forniture non indispensabili. Sono state garantite, di contro, tutte le funzioni fondamentali. Anche nel corso del 2011 si prevede di affrontare la razionalizzazione di forniture di elevata valenza tecnica. Infatti, attraverso l'attivazione di procedure di gara e l'accurato controllo delle forniture di telefonia fissa e mobile, energia elettrica, servizi postali, riscaldamento, si conta di conseguire risparmi per oltre 400mila euro. In conclusione, per far fronte alle esigenze di bilancio, è stata impostata una impegnativa attività gestionale, le cui iniziative maggiormente qualificanti sono costituite da: risparmi gestionali; rapporti con le partecipate; attivazione di nuove entrate; progressiva riduzione dell'indebitamento; ricerca di tutto le forme di smobilizzo; aumento dell'imposta Rc auto", ha concluso l'assessore Macculi.

Il Consiglio ha poi discusso sui alcuni Regolamenti, approvandoli tutti all'unanimità. Si tratta del Regolamento per la disciplina dei contratti, per la concessione in uso temporaneo di spazi e locali di proprietà della Provincia e del Regolamento per il rilascio della licenza per il trasporto di merci in contro proprio. Approvata, inoltre, con 23 voti favorevoli, 4 contrari ed un astenuto l'esternalizzazione del servizio di controllo elettronico della velocità con sistema di rilevamento automatico delle infrazioni al codice della strada (articolo 142 del Codice della strada) mediante l'utilizzo di postazioni fisse per la rilevazione delle infrazioni.

Infine, in conclusione dei lavori, è stato votato all'unanimità l'ordine del giorno, proposto dal presidente Antonio Gabellone, a favore del mantenimento a Lecce degli Uffici della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Con questo ordine del giorno "il Consiglio Provinciale fa voti al ministero per i Beni e le Attività culturali, affinché la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto continui a svolgere, nell'ambito delle competenze, attività di tutela, salvaguardia, conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico, presente sul territorio".

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