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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Provincia, il voto conferma lo "sfratto" del Circolo

La maggioranza approva l'emendamento del presidente Gabellone. Attivati gli uffici per il recupero delle morosità. Equilibri di bilancio: entrate al di sotto delle attese per multe e cartellonistica

LECCE - La Provincia di Lecce, come preannunciato, non fa sconti e con il voto di oggi del consiglio ha dato seguito al parere della commissione competente, espresso il 19 ottobre (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=30040): il Circolo cittadino tornerà nella piena disponibilità dell'ente di Palazzo dei Celestini. Le ristrettezze economiche, del resto, non sono compatibili con il perdurare di una morosità che risale ad oltre venti anni addietro.

Il presidente Antonio Gabellone ha chiarito che non esiste alcun pregiudizio nei confronti dell'associazione che lo ha in gestione. "Permettetemi di mettere un po' di ordine in questa questione e di rimarcare, a chiare lettere, che non esiste alcuna volontà, da parte di questo ente, di cancellare la storia del Circolo cittadino e di mandare via chi oggi occupa questi spazi. Esiste invece l'obbligo di recuperare le somme dovute, trovare gli strumenti che ci consentano di sederci attorno ad un tavolo e condividere un percorso comune con coloro i quali occupano l'edificio". Per questa esigenza è stato dato mandato al servizio Edilizia e Patrimonio a disporre tutto quanto necessario alla restituzione di detti locali, ed il servizio Avvocatura ad attivare ogni azione utile al recupero delle somme dovute dall'Associazione ‘Circolo cittadino', anche in forma di indennizzo, in virtù dell'occupazione abusiva dei locali di proprietà provinciale".

Con 22 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti il consiglio provinciale, riunito in seduta ordinaria a Palazzo dei Celestini, ha approvato l'esercizio finanziario 2011 - Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi - Verifica degli equilibri di bilancio. Nel corso della sua relazione sull'argomento, l'assessore provinciale ai Servizi finanziari, Silvano Macculi ha riconosciuto l'incongruenza tra quanto preventivato, 1 milione e 800 mila euro, in tema di entrate per la cartellonistica stradale e le infrazioni stradali e quanto effettivamente riscosso.

Ma per il responsabile delle finanze provinciali la situazione è comunque sotto controllo: "Essendo infatti delle risorse nuove - ha spiegato -, è stato necessario mettere a punto i meccanismi di accertamento e riscossione: ciò ha comportato un comprensibile ritardo nell'attivazione di queste risorse. L'eventuale differenza tra quanto previsto e quanto realmente accertato non è prevedibile al momento, ma troverà sicura copertura nel maggior gettito per l'addizionale Tarsu. Sul fronte della spesa corrente i pesanti tagli imposti alle spese in sede di bilancio di previsione non destano allarmi. Gli stanziamenti dei capitoli ridotti all'osso obbligano i dirigenti a rivedere la politica di spesa ed adeguarla al nuovo quadro delle disponibilità".

Infine con 21 favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto il consiglio si è espresso sulla decadenza della concessione rilasciata alla Società "Villa Luisa" srl per la ristrutturazione, l'ampliamento e la successiva gestione del complesso "Villa Luisa" a Tuglie, di proprietà provinciale, con conseguente risoluzione del contratto e dei successivi atti aggiuntivi, in ragione dell'accertato riscontro di irregolarità/negligenze gravemente pregiudizievoli per la gestione delle opere.

Il Pd attacca il centrodestra. Venuto meno il numero legale su argomenti "delicati".
Il gruppo del Partito democratico a Palazzo dei Celestini - con una nota a firma di Cosimo Durante, Alfonso Rampino, Gabriele Caputo e Roberto Schiavone - prende posizione sulla mancanza del numero legale che ha interrotto i lavori del consiglio provinciale dopo l'approvazione dei punti che stavano a cuore alla maggioranza: "Il centrodestra, ancora una volta, si dimostra non rispettoso dell'importante ruolo che riveste l'Assise provinciale.

"In particolare - prosegue il comunicato -, l'ordine del giorno contro le possibili trivellazioni al largo delle nostre coste, tematica approfondita dal capogruppo Cosimo Durante, e quello ha tutela dei diritti umani del popolo Saharawi, relatore il consigliere provinciale Alfonso Rampino, sono stati rinviati di fronte allo sconcerto di chi da tempo attendeva una discussione in merito alle suddette proposte di delibera. Ribadendo la nostra ferma posizione, in linea con l'orientamento della stragrande maggioranza della comunità salentina su questi delicati argomenti, auspichiamo che finalmente la prossima seduta del Consiglio provinciale possa permetterci una serena ed approfondita discussione nel merito delle predette questioni".

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