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Provincia, ultima seduta: approvato bilancio gestione

Il rendiconto 2008 si chiude con un avanzo di 1 milione 211mila 441 euro. Pellegrino: "E' indice di efficienza gestionale dell'ente". Ma Gabellone replica: "Accumulati 200 milioni di euro di debiti"

E' stata una seduta ordinaria, quella che si è tenuta questa mattina, per il Consiglio provinciale di Palazzo dei Celestini. Si è trattato dell'ultimo Consiglio, prima delle consultazioni elettorali del prossimo giugno. In apertura l'assise consiliare ha provveduto alla surroga del dimissionario Pasquale Porpora, nominato nel consiglio di amministrazione di Alba Service, con il consigliere Anna Campagna, che non era presente in aula. Il presidente del Consiglio Sergio Bidetti ha poi rivolto "un pensiero affettuoso nei riguardi di due consiglieri provinciali scomparsi nel corso del quinquennio legislativo: Enrico Causo e Giuseppe Basile. A questi due autorevoli esponenti dell'assise che con la seduta odierna giunge all'epilogo - ha proseguito Bidetti - intendiamo dedicare i lavori odierni". Il Consiglio ha quindi osservato un minuto di raccoglimento, dopodiché sono iniziati i lavori e l'assise consiliare. con 20 voti favorevoli e 4 contrari ha approvato il rendiconto di gestione per l'esercizio finanziario 2008.

Da un punto di vista tecnico il rendiconto 2008 si chiude con un avanzo di amministrazione pari a 1 milione 211mila 441,27 euro di cui: 976mila e 110,53 euro relativi a fondi vincolati per spesa corrente per le Politiche del lavoro e per l'Ambiente e 235mila 330,74 euro relativi ad avanzo libero e quindi disponibile. "L'entità dell'avanzo di amministrazione di questo Ente - ha dichiarato il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino - si è notevolmente ridotto nel corso degli anni: siamo passati dai 7 milioni circa per l'anno 2004, agli 11,8 milioni del 2005, ai 4,2 milioni del 2006, ai 2 milioni del 2007, al 1 milione e 200mila del 2008. L'accertamento di una modesta entità di avanzo è indice di un'efficienza gestionale dell'ente: pertanto si può dire che la Provincia di Lecce, negli ultimi anni, ha ben speso", ha proseguito Pellegrino.

Ed ancora: "Per quanto riguarda le entrate tributarie si evidenziano scostamenti positivi tra le previsioni iniziali e le previsioni finali in riferimento all'addizionale sul consumo di energia elettrica ed il tributo per l'esercizio di tutela, protezione ed igiene per l'ambiente, mentre le minori entrate riguardano l'imposta sulle formalità di trascrizione al Pra e l'imposta sulle assicurazioni Rc auto, che hanno risentito già nel 2008 della grave crisi che ha investito l'industria automobilistica". Complessivamente le entrate tributarie sono state accertate nella misura del 94,9 per cento per l'importo di circa 60 milioni e rappresentano il 40,3 per cento di tutte le entrate dell'ente.

Le entrate del titolo II da trasferimenti ammontano a circa 40 milioni e rappresentano il 26,7 per cento di tutte le entrate dell'ente. Le entrate extratributarie del titolo III ammontano a circa 9,7 milioni e rappresentano il 6,5 per cento di tutte le entrate dell'ente. Esaminando la parte spesa si rileva che: la spesa corrente (titolo I) ammonta a circa 100.700.000 euro e rappresenta il 67,07 per cento di tutte le spese dell'Ente, mentre la spesa in conto capitale (titolo II) ammonta a circa 28.000.000 euro e rappresenta il 18,65 per cento di tutte le spese dell'Ente. "Occorre evidenziare - ha proseguito il presidente - i progetti che nel corso dell'anno hanno caratterizzato l'attività dell'Ente, sia perché portati a compimento o perché oggetto di continuazione, oppure perché semplicemente intrapresi".

E qui l'elenco dello stesso presidente: "Microcredito di solidarietà. Credito alle famiglie. Già gli indirizzi di mandato amministrativo evidenziavano il fenomeno delle cosiddette "nuove povertà", che interessa in modo sempre più preoccupante ampie fascie di famiglie (soprattutto monoreddito) e che si trovano nella difficoltà di restituire i prestiti al consumo, i finanziamenti personali, le rate di mutui per l'acquisto dell'abitazione. Si proponeva, pertanto, la costituzione di un fondo finalizzato a sostenere le famiglie nell'accesso al credito. Accesso agevolato al credito al consumo per tutti i dipendenti già concesso nel 2006 e 2007 e rinnovato nel 2008. La Provincia interviene con una quota parte sugli interessi". E ancora: "Valorizzazione dei centri storici attraverso il sostegno a mutui contratti da soggetti pubblici e privati per interventi di ristrutturazione e/o restauro conservativo di edifici, con assunzione a carico della Provincia dell'onere degli interessi passivi; promozione del territorio attraverso il Piano di marketing territoriale "Salento d'Amare - Parco del Salento", finalizzato al miglioramento dell'accoglienza e la valorizzazione delle risorse e delle potenzialità turistiche e culturali".

Pellegrino ha annoverato quindi il "Progetto di internazionalizzazione delle imprese salentine", la "Rassegna delle culture migranti Salento Negroamaro e la Stagione Lirica e Concertistica", passando quindi alla "Manutenzione ordinaria e straordinaria strade: per non aumentare l'indebitamento dell'Ente sono stati intercettati trasferimenti regionali ad hoc". E poi: "Interventi manutentivi e potenziamento dei servizi sul patrimonio dell'Ente: manutenzione edifici scolastici, rete stradale, servizio di custodia e front-office; Salento in TrenoeBus e Piano di attuazione per l'ambiente, entrambi finanziati dalla Regione. Nell'ambito delle Politiche Educative - ha proseguito - è stata prestata attenzione al miglioramento dell'offerta formativa, all'attività di integrazione scolastica. Nell'ambito dello Sport si è dato attuazione al protocollo con la Federazione Italiana Gioco Calcio, Lega Nazionale Dilettanti e con il Coni. Nell'ambito delle Politiche Sociali è stata garantita continuità al processo di integrazione familiare, scolastica e sociale dei soggetti portatori di handicap sensoriali (videolesi ed audiolesi). E' stato esternalizzato ad Alba Service il progetto "Pianificazione e-governance delle Politiche sociali", garantendo in tal modo una rete territoriale di assistenti sociali. Ha trovato continuità il progetto Libera ed il progetto Libera-percorsi. Sono stati portati a conclusione, ne sono stati intrapresi ulteriori, progetti comunitari totalmente a carico dell'Unione Europea".

"L'ammontare dell'indebitamento nel 2008 è stato abbastanza contenuto - ha aggiunto -: ammonta infatti a solo 9.692.831,69 euro. Attualmente la percentuale di indebitamento è pari al 8,45%, abbondantemente al di sotto del limite massimo del 15 per cento previsto dall'articolo 204 del decreto legislativo267/00. Per quanto riguarda il Patto di Stabilità - ha concluso il presidente Pellegrino - possiamo affermare che la Provincia di Lecce ha rispettato nell'anno 2008 l'obiettivo di competenza mista previsto, preservando anche per il 2009 l'Ente dalle sanzioni previste in caso di inadempimento: riduzione dei trasferimenti erariali, obbligo di contenimento della spesa corrente entro certi parametri di riferimento, impossibilità di attuare interventi a favore del personale".

LA REPLICE DI GABELLONE: "ACCUMULATI OLTRE 200 MILIONI DI EURO DI DEBITI"

"La gestione-Pellegrino si riassume proprio nella sua definizione, ossia gestione', senza picchi e senza entusiasmi, una lunga parentesi di 5 anni di immobilismo: semplice gestione di un ente che invece di crescere ha badato più a conservare l'esistente, senza osare e puntare al suo sviluppo con innovazione, tecnologie, strumenti per le imprese, per il lavoro, per chi opera nella cultura". Queste le considerazioni del candidato per il Pdl Antonio Gabellone sul mandato di Pellegrino. "Gestendo in questo modo, l'amministrazione-Pellegrino non ha risolto le emergenze, come ad esempio quella dei rifiuti, peggiorandola anzi con questo immobilismo disarmante. Gestione - aggiunge - è anche il termine adatto per definire l'amministrazione-Pellegrino laddove è stata invece tutt'altro che immobile, ma solerte e sempre attivissima: nella gestione del potere, delle assunzioni-mirate, degli sprechi, delle doppie e triple cariche di sottogoverno (la figura del Portavoce, addirittura dei Portaborse degli assessori, ecc.), nella proliferazione di più assessorati competenti su materie simili, frazionate, spezzettate, in figure politiche che spesso sono state su posizioni divergenti una dall'altra, creando l'immobilismo che ho citato pocanzi, soprattutto in materia di ambiente, rifiuti e tutela delle acque e della loro depurazione".

"Immobilismo e litigiosità che si è trasformato in attivismo e unanimità quando c'era da ritagliare bandi cuciti addosso a pochi intimi, quando c'era da riciclare con incarichi questo o quel personale politico. Cinque anni fa - prosegue Gabellone - l'avvocato Giovanni Pellegrino ‘ri-entrava in campo' sventolando la rivoluzione delle Sud-Est, i treni che avrebbero dovuto cambiare la storia del trasporto in tutta la provincia, e sventolando l'idea di un ‘Grande Salento' che doveva unire le esperienze di Taranto e Brindisi a quella di Lecce. 5 anni dopo le littorine delle Sud-Est compaiono malinconiche davanti ai nostri passaggi a livello con una sola testa in piedi, visibile oltre i finestrini di chi guarda: quella del macchinista…, e basta. Cinque anni dopo - prosegue - l'Università di Bari ha messo ancora più radici a Taranto (che ha abbandonato l'Università Salento), mentre Brindisi ancora risponde "no" alle nostre richieste disperate e inconcludenti di qualche granello di sabbia per salvare le marine leccesi".

"Questi, sono i due grandi risultati negativi che possiamo ascrivere al bilancio della gestione-Pellegrino. Sfido diversamente chiunque, a darmi un segno materiale, un'infrastruttura, un'operazione riuscita che la connoti e la consegni a una storia diversa. Niente. La Provincia che immaginiamo dopo il voto dovrà ripartire dal sovvertire questo sonnolente passato: dovremo uscire dall'emergenza-rifiuti con chiarezza, con politiche nette e decise, non con rimedi a scadenza, in grado solo di riportare l'immondizia per le strade entro l'estate o nuovi manifestanti esasperati davanti alle nostre discariche - immagini ricorrenti, di questa gestione del non "fare".
Per questo - prosegue - vogliamo spenderci senza esitazioni, come sul settore dell'economia, come sull'incentivazione dell'artigianato delle nostre piccole botteghe che stanno scomparendo o come nel campo delle politiche per il lavoro, anche in relazione alla nostra Università ed al rapporto che può avere con il mondo dell'impresa".

"Tutto ciò può essere fatto sullo sfondo di una riqualificazione necessaria della spesa corrente di quest'ente, che ogni anno vede uscire 100 milioni di euro di spese più o meno utili e che ha accumulato oltre 200 milioni di euro di debiti complessivi, di cui ovviamente nessuno parla. Questi soldi andranno rimessi in circolo laddove servono, e non negli incarichi, nelle consulenze, nella gestione "familiare" e "privata" di questa Provincia", rincara la dose Gabellone. "Il Pdl ha una classe dirigente giovane, che ha voglia di fare. Ecco, noi rappresentiamo la politica del "fare", dell'impegno concretamente realizzabile. Abbiamo per questo vigilato in cinque anni di opposizione, contribuendo al miglioramento di tante proposte, costruttivamente e con senso di responsabilità, modificando con un lavoro attento e sempre di studio delle carte addirittura il 63 per cento delle delibere arrivate in Consiglio per l'approvazione. Per questo, ci sentiamo pronti a misurarci con il governo della Provincia, convinti di darle un volto nuovo, di riqualificarne la spesa, di pensare di pù alla gente del Salento ed ai suoi sogni, eliminando ogni emergenza - conclude Gabellone - e valorizzando ogni eccellenza".

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