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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Provincia, zero risorse e caos su competenze: tutte le spese sul conto della Regione

Antonio Gabellone ha incontrato i consiglieri regionali Congedo, Negro e Caroppo. In attesa che le materie sottratte all'ente con la riforma Delrio vengano attribuite, bisogna garantire alcuni servizi. Ma i fondi non bastano nemmeno per quelle residue

LECCE – Antonio Gabellone intima alla Regione Puglia di fare presto. E, comunque, di prepararsi a pagare un conto salato. Entro la fine dell’anno infatti bisogna stabilire in che modo verranno garantite le competenze sottratte alle Province con la riforma Delrio. Non è roba da poco: dalla formazione e dalle politiche del lavoro a quelle comunitarie, dal turismo alla protezione civile. E Palazzo dei Celestini, ritenendo di non potendo interrompere un pubblico servizio, si impegna a prorogare le sue attività in tutti i settori, riservandosi già da ora di “fatturare” tutto alla Regione Puglia.

Il presidente della Provincia ha preparato un formale atto di diffida indirizzato a Bari e ha chiesto ai tre consiglieri regionali che ha incontrato oggi – Saverio Congedo (Fi), Salvatore Negro (Udc) e Andrea Caroppo (Ncd) – di mettere pressione sul governo regionale. Ma oltre al danno c’è anche la beffa: in due anni devono essere versati allo Stato 15 milioni di euro dai fondi dell’ente, come contributo alla finanza pubblica. Insomma, non ci sono nemmeno i soldi per garantire i servizi residui: trasporti e rete stradale, edilizia scolastica e tutela ambientale.

Il rischio paralisi, lo si capisce, è dietro l'angolo. Lo ha sottolineato l’esponente centrista, per il quale “la riforma Delrio pur avendo lasciato in capo alle Province funzioni di notevole importanza ha sottratto alle stesse ulteriori risorse tanto che già nelle prossime settimane non potranno assicurare servizi essenziali come il riscaldamento degli edifici scolastici e il trasporto dei disabili, solo per citarne alcuni fra i più importanti. Paradossalmente il disequilibrio finanziario di questi enti non sarà cagionato da una cattiva gestione degli amministratori ma dalle disposizioni normative dello Stato che hanno sottratto risorse indispensabili per il loro funzionamento”.

Secondo Cogendo “la Regione Puglia, a questo punto, deve fare in fretta, visto che entro il 31 dicembre dovrà decidere a chi affidare le deleghe sottratte alle Province e il destino delle risorse umane e finanziarie. Non perda tempo la Regione su questo fronte, in modo da non rendere ancora più oneroso il peso di una riforma sbagliata. La scadenza è dietro l’angolo e non sono sicuro che l’iter a Bari sia perfettamente in linea con questi tempi ristretti. Questa situazione di precarietà e provvisorietà già incide non poco sul territorio e sui cittadini”.

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