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Puglia pride, conto alla rovescia: il governatore Nichi Vendola alla parata conclusiva

Presentata la settimana dell'evento promosso da oltre 50 associazioni: si parte lunedì da Foggia, si chiude nel capoluogo salentino sabato 28. Per settembre il premier Matteo Renzi ha promesso di accelerare sul riconoscimento delle unioni civili

LECCE – Ci sarà anche il governatore Nichi Vendola, alla parata del Puglia Pride, in programma il 28 giugno a Lecce. Nel capoluogo salentino si concluderà quella che di fatto sarà un evento itinerante per tutta la regione la cui prima tappa è prevista lunedì 23 a Foggia, con prosieguo mercoledì 25 a Barletta, giovedì 26 a Bari e venerdì 27 a Taranto. La presenza del presidente della giunta è stata annunciata questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione.

A differenza del passato, il movimento omosessuale italiano ha deciso quest’anno di non tenere una manifestazione nazionale, ma di allestire più eventi in tutto il Paese. All’insegna dello slogan “Insieme siamo più forti” le associazioni impegnate per il riconoscimento dei diritti di gay, lesbiche e transessuali, ma anche quelle da sempre in prima linea per il riconoscimento dei diritti civili, chiamano a raccolta l’opinione pubblica per un’occasione di festa, ma anche di riflessione. Perché, tanto per dirne, una la consapevolezza della propria omosessualità è un processo quasi sempre difficile e dilaniante, così come non facile è la posizione dei genitori, molti dei quali da una parte stentano a comprendere la scelta dei figli e dall’altra comunque soffrono per le discriminazioni cui i loro ragazzi vanno inevitabilmente incontro.

Secondo Gianfranca Saracino di Agedo Lecce – associazione dei genitori, parenti ed amici di persone omosessuali – il Salento, fatte le inevitabili eccezioni, è una terra aperta e probabilmente pronta a metabolizzare con serenità il tema del riconoscimento dei diritti civili. Del resto l’Organizzazione mondiale della sanità lo dice senza mezzi termini sin dagli anni Novanta: l’orientamento sessuale è una scelta naturale. L’omosessualità, insomma, non è una malattia né una devianza. Il presidente del consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ha promesso per settembre un’accelerazione per il riconoscimento delle unioni civili sul modello tedesco: sì alle unioni civili – mentre il matrimonio resta altra cosa -, senza possibilità di adozione se non dei figli nati da precedenti unioni etero della coppia.

conferenza_pugliapride2-2L’incontro con i giornalisti è stato introdotto da Roberto De Mitry, di Arcigay Salento “Terra di Oz” e Gianluca Rollo di Lecce 2019. Sia la Regione Puglia che il Comune di Lecce hanno garantito il patrocinio alla manifestazione. Lo staff che sta lavorando alla candidatura del capoluogo salentino per il riconoscimento come capitale europea della cultura ha inserito l’evento nell’ambito delle attività di “Polistopia”, una delle otto utopie con le quali Lecce vuole tagliare l’ambito traguardo: e Lecce nel 2019 vuole essere anche una città inclusiva di tutti gli individui, indipendentemente dagli orientamenti sessuali.

La parata partirà alle 16.30 da Porta Napoli con arrivo in piazza Mazzini dopo aver percorso via Calasso, via De Pietro, via Garibaldi, via Imperatore Adriano e via Nazario Sauro. Ma è stato sottolineato come il corteo, che si annuncia festoso e partecipato da tutta la regione, sarà solo uno degli eventi di un programma settimanale scandito, in cinque città pugliesi, da mostre, dibattiti, presentazioni di libri. 

NOTA DEL DIRETTORE

Con decisione monocratica, tolgo la parola a tutti nei commenti.
Molti fra di voi (troppi, aggiungo e sottolineo) non meritano il diritto democratico ad esprimere un parere. E dato che non si può perdere tempo a spulciare fra tutti i commenti, a volte bisogna fare come nei regimi e tagliare tutto e tutti.
Sono giorni che vi state (e in qualche caso... ci state) insultando.
Molti fra di voi non hanno capacità dialettica e lanciano epiteti. Molti fra di voi non hanno argomenti e cliccano come automi sul tasto abuso contro ogni commento, anche il più pacato, che non sia favorevole al proprio schieramento.
Dovreste vergorgnarvi, in massa. Sì, tutti coloro i quali, favorevoli o contrari a questa manifestazione, non riescano a uscire fuori da una mentalità gretta per cui è completamente sbagliato quello che dice uno e completamente sbagliato come replica l'altro.
Questa terra non crescerà mai, perché invece del confronto, si va sempre e solo allo scontro.
Allora, sapete che c'è di nuovo?
Statevi zitti.

EMILIO FAIVRE
 

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