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Puglia regione universitaria: nuovi alloggi per gli studenti anche a Lecce

Il progetto mira ad aumentare le residenze per i ragazzi, riqualificando gli immobili esistenti. Nel capoluogo diverse sono le proposte al vaglio e che puntano il faro su palazzo Parlangeli, ex caserma Cimarrusti, istituto Garibaldi

LECCE – La Puglia intende diventare una regione universitaria, a tutti gli effetti. Parola dell'assessore al ramo, Sebastiano Leo, che si è detto soddisfatto dei risultati già raggiunti con il progetto “Puglia regione universitaria” grazie al quale aumenteranno gli alloggi destinati agli studenti, anche a Lecce.

Dopo una prima fase di concertazione con le Università, i Comuni e le Province, gli enti stanno individuando gli immobili destinati a diventare le nuove residenze universitarie. In questo modo, passando da tavoli di confronto trasversali, la Regione Puglia si sta attrezzando in vista della pubblicazione del V bando ministeriale della legge 338 che finanzia nuovi interventi per alloggi e residenze per studenti universitari, da realizzarsi, appunto, anche attraverso la riconversione di edifici esistenti.

A Lecce gli occhi sono puntati su Palazzo Parlangeli, edificio degli anni settanta che sembra idoneo ad una riqualificazione, così come ha proposto l'amministrazione dell’Università del Salento. Il Comune ha invece lanciato l'idea di riprendere i lavori presso l’istituto Garibaldi, che si trova nei pressi delle Officine Cantelmo e del nuovo parcheggio comunale "edificio ex Enel".

La Provincia di Lecce ha infine dato la disponibilità dell’intera ex caserma Cimarrusti, a due passi dal Duomo, e del suolo alle spalle dell’attuale casa dello studente “E. De Giorgi” finalizzato ad un ripensamento dell'intera area esistente, mettendo a sistema una casa dello studente più grande, con servizio mensa, impianti sportivi e spazi culturali, lavorando in sinergia con le Manifatture Knos.

Gli enti locali, anche a Taranto, Brindisi e Foggia, hanno elaborato diverse proposte che saranno oggetto di un'attenta analisi tecnico-politica. Per progettare in modo efficiente le residenze universitarie da presentare al V bando, il governo pugliese ha trovato un accordo con Adisu e Asset, l’agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio, finalizzato all’organizzazione di concorsi di progettazione.
 
Il progetto, però, non si è fermato solo ai confini regionali: si è infatti aperto un confronto con la sede regionale di Bruxelles per favorire l’internazionalizzazione del sistema universitario pugliese, in vista dei diversi progetti della programmazione 2021-2027.

“Il progetto rappresenta un’occasione straordinaria che permetterà alla Puglia di far un notevole balzo in avanti sia in termini di aumento della disponibilità di posti alloggio per gli studenti, elemento di fondamentale importanza nella scelta di un ateneo, sia nell’ottica della riqualificazione del tessuto urbano, con case dello studente belle, moderne e sostenibili, posizionati in luoghi strategici delle città – ha spiegato l'assessore Leo -. Sono molto soddisfatto del percorso compiuto sino ad ora che ha previsto un calendario di appuntamenti e attività sempre più fitto e articolato. Credo che la forza e l’innovatività di questo progetto sia innanzitutto metodologica, un metodo di lavoro partecipato che fa dialogare per la prima volta sistemi urbani e sistemi universitari”.

Un approccio trasversale di ricerca, dunque, che pone al centro il benessere degli studenti in quanto cittadini. Sono cinque i temi su cui si stanno elaborando le strategie di Puglia Regione Universitaria: le attrezzature universitarie e del diritto allo studio, come occasione di rigenerazione urbana; il ruolo del sistema universitario nelle politiche culturali urbane e nelle politiche giovanili; le agende di sostenibilità universitaria urbana con particolare riferimento ai temi della mobilità e dell’efficienza energetica; innovazione dell’offerta di servizi; disabilità e accessibilità delle strutture universitarie e degli spazi urbani.

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