rotate-mobile
Politica

Puglia: verso completamento delle commissioni regionali

Tregua nel Pd che riesce ad accontentare tutte le proprie correnti, grazie ai passi indietro di Loizzo e Romano Idv perde una commissione Poli Bortone tra Partito della Nazione e crisi agricola

BARI - La quadratura del cerchio alla fine è arrivata: anche le commissioni regionali vedono completate le caselle. Il Pd trova il suo capogruppo, ossia Antonio Decaro, che succede ad Antonio Maniglio, che sarà vicepresidente del consiglio. Alle tre presidenze di commissione assegnate al Pd, invece, andranno Franco Ognissanti, Donato Pentassuglia e Dino Marino, con un'intesa che accontenta tutte le correnti del partito. Sorride Emiliano che vede due esponenti vicini in ruoli di riferimento, lascerà il via alla nomina di segretario provinciale del partito, Franco Antonacci. Ma si dicono soddisfatti anche i bersaniani e i franceschiniani, tutti concordi sulle scelte effettuate dal partito in quest'ultima trattativa.

Nella gestione degli accordi, importanti sono stati i contributi dell'ex assessore Mario Loizzo e Pino Romano, che, con i propri passi indietro, hanno garantito il buon esito della discussione interna al partito. Salta, invece, la seconda presidenza di commissione per l'Italia dei Valori, dopo lo strappo di Giacomo Olivieri, successivo al suo mancato ingresso in giunta: Vendola, riscontrando la presenza di quattro eletti per i dipietristi, ha ritenuto inopportuno assegnare oltre al posto in giunta, anche due commissioni. Alla presidenza della commissione assegnata all'Idv, a questo punto, dovrebbe andare Aurelio Gianfreda; un'altra spetta a "La Puglia per Vendola", ossia a Giovanni Brigante, una a Sinistra Ecologia e Libertà, ossia ad Arcangelo Sannicandro e una, la Settima commissione tradizionalmente assegnata all'opposizione, per l'Udc, con Euprepio Curto in pole position.

Intanto, Adriana Poli Bortone, reduce da Todi, evidenzia di lavorare insieme ai moderati alla costruzione di un "grande rassemblement riformista, una grande alleanza che si candidi, in alternativa ed oltre il Pd e il Pdl, a governare il Paese". Non si scioglierà, dunque, Io Sud, che anzi cerca di crescere e rafforzare la propria presenza capillare, dopo la costituzione del partito: "In questo grande rassemblement - afferma la Poli -, nessuna identità deve essere mortificata o andare a disperdersi come in un grande calderone. Gli esempi del Pd e del Pdl, in tal senso fallimentari, hanno fatto a scuola. Ognuno deve conservare la propria individualità/ identità e soprattutto i veri protagonista dell'azione politica anche eventualmente in un grande rassemblement, devono essere i territori, e naturalmente per quanto mi riguarda il Meridione".

La Poli precisa come oggi si "marci distinti", per cominciare a gettare le basi di un progetto comune. Dal punto di vista politico, la senatrice sposta l'attenzione sulla crisi del comparto agricolo salentino, annunciando la disponibilità a presentare un emendamento alla manovra finanziaria del governo: "Non si possono prevedere con il decreto incentivi - dichiara -, 700 mila euro per i battelli solari dei laghi e qualche milioni di euro per i produttori di bottoni, senza pensare in alcun modo agli agricoltori del Mezzogiorno. Questo è un altro grave paradosso del governo filo nordista che sta completamente dimenticando il Sud. Gli agricoltori pugliesi non chiedono forme di assistenzialismo, ma solo la possibilità di potersi reimmettere nella legalità. Una possibilità che in tal modo viene negata nonostante gli sforzi individuali non supportati da politiche di sostegno al settore".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Puglia: verso completamento delle commissioni regionali

LeccePrima è in caricamento