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Giovedì, 18 Aprile 2024
Città al voto / Otranto

Puzzovio e Bruni in piazza: botta e risposta a distanza tra candidati

Prosegue la campagna elettorale a Otranto con due visioni differenti per la città che esce dal terremoto politico giudiziario e da un periodo di commissariamento. Toni pacati ma non mancano le stilettate reciproche

OTRANTO – Botta e risposta a distanza nel giro di un’ora tra le compagini in corsa per le amministrative di Otranto: è una campagna elettorale giunta a metà del suo percorso e stringono i tempi in vista del traguardo, di quei 14 e 15 maggio in cui la comunità locale tornerà alle urne per scegliere il nuovo governo della città dopo le inchieste che hanno travolto l’amministrazione e portato al commissariamento.

Sul palco due visioni differenti di città, una orientata maggiormente a definire un cambiamento rispetto alle gestioni precedenti, l’altra improntata alla continuità.

Puzzovio: “Persistenza dei soliti volti del passato non è sintomo di buon governo”

Ad aprire la terza giornata di comizi elettorali è stata la lista “Otranto Futura” che vede Lavinia Puzzovio candidata sindaco. Il primo intervento è stato quello di Tonino Rossetti, avvocato già candidato nella lista “Otranto è di tutti” nel 2022, che ha sottolineato la necessità di “pensare e agire per fare in modo che quanto accaduto negli ultimi mesi non accada più” e di “riportare il cittadino al centro dell’interesse politico”: ma per farlo serve un cambiamento perché “se la volontà – ha affermato - è quella di ristabilire un vecchio ordine delle cose, vedere una compagine politica con diversi attori, ma con medesima regia non aiuta”.

È toccato poi a Chiara Ricciardi, assistente di studio odontoiatrico, evidenziare la necessità di unire le bellezze e le testimonianze storiche a una corretta comunicazione delle stesse: sua la proposta di una migliore fruizione dei luoghi come la Valle delle Memorie e la Valle dell’Idro, da inserire nel circuito più ampi di cammino lento e dei cammini di Puglia.

L'intervento di Rossetti

Chiara Carlucci, presidente del consiglio d’istituto del comprensivo locale, ha puntato l’attenzione sulle problematiche delle giovani generazioni nel contesto locale, sul rapporto decisivo con il mondo della scuola, sul lavoro e sulla salute. Patrizia Convenga, insegnante di italiano agli stranieri, ha evidenziato come Otranto sia una città europea e non periferia del mondo, che meriti una svolta dell’offerta turistica, ovvero non più “il mordi e fuggi” ma un turismo di qualità.

La candidata sindaca, Lavinia Puzzovio, nel suo intervento, ha esordito: “Com’è bella la politica intesa come servizio, come missione e non come carriera. La credibilità o l’autorevolezza di una proposta politica passa anche da queste differenze e spiace che già al primo comizio della lista avversaria, in modo neanche tanto velato, la mia esperienza politica sia stata sminuita e svalutata come se la qualità di un impegno si misurasse con gli anni di militanza o dagli incarichi ricoperti”.

“Ciò che conta – ha proseguito – sono le idee, la freschezza dell’approccio ai problemi, lo sguardo innovativo sul mondo con linguaggio contemporaneo, la capacità di nutrirsi dell’ascolto e della pratica del fare piuttosto che dal politichese o da un’annoiata frequentazione dei palazzi”.

Tra le proposte, Puzzovio si è concentrata sul rapporto tra cultura e turismo, in particolar modo sul mondo dell’enogastronomia e sulla creazione di un “brand” territoriale per essere davvero riconoscibili sui mercati internazionali, auspicando la realizzazione di “un piano di sviluppo turistico” che si coniughi con l’esigenza della tutela dei luoghi. E ancora attenzione al commercio e ai mercati a chilometro zero.

“Tanti anni con poche persone nuove – ha aggiunto - hanno affievolito l’iniziativa politica e le idee”, evidenziando “la ricomparsa di candidati dal passato” che “si occupavano della cosa pubblica già trent’anni fa”: “La persistenza degli stessi volti – ha affermato - non è sinonimo di buone performance di governo cittadino. È sintomo di qualche meccanismo che si è rotto. È arrivata l’ora di un nuovo inizio, di un cambiamento, di una nuova pagina, di progetti che guardino al futuro e non al passato e siano svincolati dalle solite logiche con l’unico obiettivo del riscatto della città”.

Bruni: “Non è una lotta tra passatisti e futuristi”

La palla è poi passata ai candidati della lista “Otranto Insieme”. Ad aprire il giro degli interventi la consigliera comunale uscente, Paola Stefanelli, che ha puntato sulla necessità di “proseguire per la città un percorso intrapreso da tempo” e con una squadra “unita e competente”.

Antonio Ottobre

È toccato poi ad Antonio Ottobre, che ha affrontato subito il delicato argomento della propria candidatura, che ha fatto discutere, perché interpretata, ricorrendo al gergo politico, come un “salto della quaglia”, visto che lo stesso militare, solo nel giugno 2022, era nella lista contrapposta a quella di Pierpaolo Cariddi e Francesco Bruni e di cui l’odierna “Otranto insieme” (quantomeno nei nomi) raccoglie l’eredità: “Sono consapevole – ha esordito – che la mia candidatura è stata vista da qualcuno con perplessità come un cambio di squadra. La mia è una scelta politica chiara e netta”. Ottobre ha motivato la propria decisione nell’amicizia datata con Francesco Bruni e nella consapevolezza che, visto il momento, serva ad Otranto una “guida sicura e competente”.

Serena Rosati, architetto, che ha fatto parte dell’ufficio di piano e responsabile dell’area ambiente e area tecnica del Comune, ha provato a raccontare i progetti per lo sviluppo della città anche in ordine al Pug in fase di redazione. Ha poi criticato la discussione sulla questione “casa agli otrantini”, non trattandosi di “un tema nuovo” ma di un argomento già del 2011 (ma se ne parlava ampiamente già nella campagna elettorale 2007, ndr), in sede di redazione dello strumento programmatico preliminare del Pug “come elemento di contrasto alla migrazione dei residenti nei comuni limitrofi” e su cui c’è già stato un lavoro di pianificazione che attende i passaggi tecnici anche in Regione per le valutazioni (anche se, va detto, che se un tema dal 2007 o dal 2011 che sia non abbia ancora avuto una risposta definita, un problema esiste, ndr).

Gianni Ricciardi, farmacista e già amministratore comunale nella precedente amministrazione di Francesco Bruni, dopo aver ripercorso parte della sua storia umana, professionale e politica, ha motivato il suo nuovo impegno per supportare la competenza della squadra di cui fa parte e del candidato sindaco, un “professionista della politica” in grado di dare una guida “sicura” alla città.

Bruni ha esordito ribadendo di non voler replicare e parlare degli altri: “Una campagna elettorale – ha affermato – improntata alla descrizione malevola e infondata dei difetti altrui è dopata, tesa ad ingannare l’elettore e a non far valere la sostanza delle proprie proposte. Esistono due regole in una corretta competizione: non illudere nessuno e conquistare il consenso in maniera leale senza aizzare l’elettore contro gli avversari, possibilmente favorendo un sano confronto tra candidati”

Francesco Bruni-6

“Sono stato il sindaco che ha sempre detto sì – ha proseguito - quando si poteva dire sì e detto no ogni volta che le richieste non potevano essere accolte. Per cui la domanda da cui partire è semplicemente: Mi fido della serietà del candidato? Condivido il suo programma? Ogni altro metodo è fuorviante così come è pessimo screditare l’avversario con fandonie che si commentano da sole”.

Bruni ha poi replicato: “Sento parlare di ricette del passato e di protagonisti che si ripropongono con una coloritura negativa: in politica, come nel lavoro e nella vita, l’esperienza è un valore positivo”. Ha, quindi, evidenziato che se la valutazione sul riproporsi il metro di giudizio dovrebbe essere lo stesso anche per chi ha amministrato per un decennio: “Non sono queste classificazioni di merito – ha aggiunto – e lo scontro tra passatisti e futuristi non si addice alla politica. Occorre una sintesi virtuosa tra modelli riusciti del passato e visione contemporanea”.

Molti passaggi delle proprie proposte sono stati dedicati ai temi ambientali, a partire da quello della transizione ecologica all’area marina protetta, passando alla gestione del parco Otranto Leuca sino al riutilizzo delle acque reflue. Poi un’ulteriore assicurazione: “M’impegnerò affinché questi quindici giorni di campagna elettorale si svolgano nella pace sociale forte della mia integrità politica, della consistenza delle mie idee, della linearità dei miei comportamenti”.

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