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Radio Padania sbarca ad Alessano? C'è già la richiesta

L'emittente leghista vorrebbe installare un ripetitore nel piccolo comune del Capo di Leuca. L'istanza è già sul tavolo del sindaco Nicolardi e, comunque vada a finire, la decisione farà discutere

ALESSANO - Un avamposto leghista nel tacco dello stivale, nel Salento che qualcuno vorrebbe trasformare in regione? Potrebbe succedere se il Comune di Alessano accettasse la richiesta d'installazione di un ripetitore avanzata da Radio Padania. L'ennesima trovata destabilizzante - come quella che ieri ha sbattuto sulla prima pagina del quotidiano leghista lo slogan Repubblica Salentina coniato da anni dai ragazzi dell'istituto leccese Costa - oppure il primo grimaldello di un'avanzata strategica nel meridione di Italia e verso il Mediterraneo?

Non si può sapere quali siano le reali intenzioni che albergano nelle mente dei responsabili leghisti ma intanto, nell'ufficio di Luigi Nicolardi, primo cittadino del piccolo comune che si trova a poco più di dieci chilometri da Leuca, la richiesta attende di essere vagliata come qualsiasi altra. E proprio il sindaco di Alessano ha confermato la notizia alle agenzie di stampa.

La questione potrebbe non essere di facile soluzione: Radio Padania, come qualsiasi altra emittente, ha il diritto di avanzare un ripetitore di radiofrequenze e le motivazioni di un eventuale diniego non possono essere discrezionali; ma si può dimenticare quello che la radio rappresenta dal punto di vista ideologico e quello che contro il sud è stato detto in tutti questi anni?

"È una normale richiesta, che ha tutta la sua legittimità - afferma Nicolardi, intervistato nel pomeriggio da LeccePrima -, da un punto di vista strettamente amministrativo: per questo i nostri uffici stanno lavorando per comprendere tutti i dettagli dell'iter e fare le dovute valutazioni di legittimità e salute pubblica".

"Da un punto di vista prettamente politico alcune considerazioni, però, si possono fare: certamente viene da sorridere se si pensa che la richiesta arrivi da un soggetto come la Lega che ci ritiene ‘terroni' e ‘una palla al piede'. Detto questo, voglio aggiungere una questione non di poco conto: noi siamo una terra di accoglienza ed Alessano, senza nulla togliere al resto del territorio, ha una propensione innata a questo atteggiamento: siamo per la mescolanza, la democrazia e non abbiamo preclusione ideologica verso nessuno. Perché abitiamo in una democrazia e quello che a noi interessa è non dividere il paese. Per cui, non ci poniamo come chi vuole fare dei distinguo".

Il primo cittadino, inoltre, si ripromette che, dopo la valutazione burocratica della richiesta, consulterà il territorio in merito: "Ribadisco - aggiunge - siamo una terra di accoglienza e noi, al contrario di altri, abbiamo a cuore l'unità del paese e il rispetto per le diversità".

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