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Impennata della cassa in deroga a giugno. Uil: “La crisi continua a mordere”

Esplode il ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga che registra uno più 1327 per cento rispetto al messe di maggio. Le ore di cassa autorizzate nel primo semestre dell'anno sono state 2,9 milioni. Il segretario Giannetto: "Dramma, pronta manifestazione a Roma"

LECCE – I dati sul ricorso agli ammortizzatori sociali sono più preoccupanti che mai. Lo rivela l’ultimo rapporto elaborato da Uil di Lecce, secondo il quale la cassa integrazione, nel mese di giugno, ha compiuto un nuovo balzo in avanti.

Le ore complessive di cig erogate dall’Inps alle aziende salentine sono state, infatti, oltre 324 mila a fronte delle 300mila del precedente mese di maggio, con un incremento dell’8 per cento. Secondo le stime del sindacato, inoltre, la richiesta di cassa integrazione nei primi sei mesi del 2014 risulta essere superiore ai già pericolosi livelli del 2013: 2,9 milioni di ore del 2014 contro i 2,5 milioni dell’anno precedente ( più 13,4 per cento).

 “Purtroppo – spiega il segretario generale Salvatore Giannetto – la crisi continua a mordere e, per questo, è doveroso mantenere più che mai alta la guardia. Infatti, i dati similari rispetto allo scorso anno, mettono in evidenza il fallimento delle politiche finora attuate per fronteggiare questo stato di crisi che perdura oramai da troppi anni. Ciò è molto grave perché è palpabile, da parte di tutti, il grido d’aiuto della gente e, in particolare, di chi ha perso il lavoro e non riesce più a trovarlo da tempo. Basti pensare che, in base all’ultima rilevazione Istat, in Puglia il tasso di disoccupazione generale è pari al 20,9 per cento e, addirittura, oltre il 50 per cento dei giovani è disoccupato. In termini assoluti, sono 302 mila i pugliesi in cerca attivamente di occupazione”.

Più nel dettaglio, la fotografia scattata dal rapporto Uil, che analizza i dati Inps, mostra come la cassa integrazione ordinaria (Cigo) richiesta dalle aziende salentine a giugno sia cresciuta del 23,2 per cento su maggio 2014 e del 39,8 per cento rispetto allo stesso mese del 2013.

In ordine alla cassa straordinaria (Cigs), si segna invece una deflazione del meno 48,1 per cento rispetto al precedente mese di maggio.

Per quanto riguarda gli interventi in deroga (Cigd), nonostante i ben noti problemi di finanziamento dell’istituto, si registra una crescita vertiginosa:  più 1327,3 per cento su maggio 2014 (da mille e 600 a 22 mila e 836 ore) e più 305,8 su maggio 2013.“Si tratta, in questo caso di richieste dovute a crisi aziendali già esplose alla fine del 2013, ma che il “fermo”  delle autorizzazioni ha portato allo sblocco, parziale, solo in queste settimane. E’ sotto gli occhi di tutti – prosegue Giannetto – l’evidente necessità di una rapida assegnazione della prima parte dei fondi previsti per il 2014, in quanto è fondamentale dare certezze assicurando la copertura di tale strumento per tutto l’anno 2014. Purtroppo, i reiterati finanziamenti a singhiozzo del governo non fanno altro che generano forti ritardi nei pagamenti che feriscono migliaia di lavoratori e famiglie”.

“Consideriamo positivi i segnali e aperture di credito, nelle ultime ore, da parte del governo nazionale, ma occorre attribuire urgentemente le risorse ai lavoratori che attendono da gennaio scorso risposte concrete – aggiunge -. Per via di questa situazione di gravità, il 22 e 24 luglio Uil-Cgil-Cisl, manifesteranno dinanzi a Montecitorio per sollecitare non solo lo sblocco solerte delle risorse per gli ammortizzatori in deroga ma anche per i contratti di solidarietà ed aspi in caso di sospensione”.

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