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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Reati e dipendenze patologiche: Asl e Tribunale insieme per aiutare i più giovani

Firmato un protocollo per la presa in carico dei minori fino a 25 anni che hanno problemi con la giustizia. Nella terapia saranno coinvolte anche le famiglie

LECCE – Le dipendenze colpiscono i soggetti più fragili e nel limbo della patologia troppo spesso finiscono anche i minorenni. L’abuso di alcool e droghe, senza tralasciare il gioco d’azzardo, innesca dinamiche incontrollabili che non di rado si traducono in reati.

L’azienda sanitaria locale ed il tribunale dei Minori di Lecce hanno deciso di intervenire più efficacemente sul problema: dalla sinergia tra i due enti è nato quindi il protocollo d’intesa, firmato questa mattina, rivolto ai giovani fino a 25 anni che scontano sentenze penali.

Fondamentale è la prevenzione, ma nei casi conclamati è necessario elaborare un programma terapeutico confezionato su misura: un percorso tutt’altro che semplice, in cui saranno impegnati gli operatori del Centro giustizia minorile - ufficio servizio sociale per i minorenni (Ussm) del tribunale dei Minori di Lecce, diretto da Antonella Giurgola, e il personale delle cinque unità operative complesse (Lecce, Casarano, Galatina, Copertino e Maglie) con i rispettivi servizi che fanno capo al dipartimento dipendenze patologiche della Asl di Lecce, diretto da Salvatore Della Bona.

Il protocollo è nato dall’esigenza del dipartimento dipendenze patologiche di migliorare le procedure operative; una riflessione ad ampio raggio approfondita durante un corso di formazione congiunta tra operatori sanitari e giudiziari e ulteriormente affinata assieme ai magistrati minorili.

Il documento disciplinerà i rapporti di collaborazione tra la Asl di Lecce e tribunale tesi a realizzare interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione a favore di soggetti sottoposti a procedimenti penali. I destinatari  sono quei minori che possono presentare, insieme a comportamenti antisociali, anche disturbi da dipendenza patologica e quadri clinici in cui coesistono diverse patologie.

Il protocollo, in sostanza, codifica il percorso che va dalla richiesta d’intervento specifico avanzata dalla Procura della Repubblica e dal tribunale dei Minori, alla presa in carico da parte del servizio per le dipendenze.

“Con questo rinnovato percorso – ha puntualizzato il direttore generale Silvana Melli – andiamo ben oltre il semplice passaggio di testimone tra servizio minorile del tribunale e Asl, perché ridisegniamo l’intero perimetro in cui avviene il trattamento di questi soggetti fragili. Non più un nome di cui occuparsi, ma una vera e propria presa in carico del minore, con l’analisi del contesto in cui vive ed il pieno coinvolgimento della famiglia. Anche questo intervento rientra nella strategia più ampia che Asl e Regione Puglia stanno attuando di concerto con le diverse articolazioni della giustizia”.

“E’ un campo delicato – ha aggiunto Francesca Perrini, direttrice del Centro giustizia minorile di Puglia e Basilicata – con dati allarmanti, che riguardano l’assunzione di sostanze in una fascia d’età che va dai 14 ai 25 anni, trasversale anche rispetto ai ceti sociali. Per questo la presa in carico globale del minore è fondamentale, ai fini della cura e anche della prevenzione delle devianze e dei fattori di rischio”.

“L’obiettivo – ha precisato Della Bona – sta nel riuscire a dare alle famiglie strumenti per gestire situazioni difficili e questo protocollo consente di farlo, grazie anche alle risorse professionali e ai servizi specifici che Asl Lecce ha affinato nel tempo”.

Alla presa in carico del minore seguiranno incontri periodici e valutazioni utili a monitorare l’esito delle terapie. Il protocollo prevede poi interventi specifici per i minori arrestati, con la possibilità dell’inserimento all’interno di una comunità terapeutica. Ussm e servizio dipendenze, infine, lavoreranno fianco a fianco nella promozione di iniziative di educazione e promozione della salute a favore dei minori.

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