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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

L'Altra Puglia: "Atto politicamente infame". I No Tap: "Solidarietà al collettivo"

Dalle forze politiche di sinistra e dai movimenti del territorio le prime prese di posizione dopo lo sgombero della struttura di via Casavola. Lecce Bene Comune: "Politica miope"

LECCE - Dalle forze politiche di sinistra e dai movimenti presenti sul territorio salentino le prime prese di posizione dopo il sequestro preventivo che ha sancito la fine dell'esperienza del Terra Rossa come spazio sociale allestito presso l'asilo pubblico "Angeli di Beslan", in via Casavola, chiuso da circa tre anni per problemi di manutenzione.

Amarezza e affondo nei confronti dell'amministrazione comunale nel comunicato de L'Altra Puglia. "Nella città che si era candidata a capitale europea della cultura accade che un gruppo di ragazze e di ragazzi decidano di sottrarre uno spazio di tutti a degrado, droga e prostituzione. Con tutta la passione civica che, nonostante i tempi, continua ad animarli, gli restituiscono un aspetto dignitoso e lo riportano in vita. Vi organizzano una ludoteca, una biblioteca, un'università popolare, incontri di riflessione su tematiche come la condizione carceraria o la schiavitù nei campi pugliesi, solo per citare alcuni esempi. Si aprono al mondo, tanto da ospitare rappresentanze istituzionali internazionali".

“Ma l'amministrazione comunale risponde con la repressione. Lo sgombero del Terra Rossa, a Lecce, è un atto politicamente infame. L'Altra Puglia era, è e resta al fianco di quelle ragazze e quei ragazzi, e si mette completamente a loro disposizione per qualunque percorso decidano di intraprendere affinché quello spazio di socializzazione e riflessione continui a vivere. Nessun autoritarismo repressivo potrà mai cancellare gli incoraggiamenti che dai balconi del quartiere indirizzavano a quelle ragazze e a quei ragazzi, mentre venivano sgomberati. Ci vogliono divisi e indifferenti, ci avranno uniti e appassionati".

Soldarietà agli attivisti del Terra Rossa e alle tre persone denunciate è stata manifestata anche dal Comitato No Tap: "In situazione socialmente morta come quella leccese il Collettivo Terra Rossa insieme a altre poche realtà ha avuto il coraggio di smuovere le acque e di occuparsi anche della questione Tap. Ci fa specie che la stessa amministrazione che in sei anni non si è occupata dello scempio che gli sta passando sotto casa (gasdotto Tap/Snam) sia così solerte a sgombrare una realtà sociale come il Terra Rossa. Probabilmente Lecce è ancora immatura per puntare a un futuro sociale e ambientale sostenibile".

Per Lecce Bene Comune "la politica sa essere miope. E lo sgombero del "Terra rossa" ne ha appena dato prova. Dei tanti modi per affrontare la domanda di socialità, rappresentata dall'autogestione di uno spazio abbandonato, il Comune di Lecce ha saputo scegliere il peggiore, soffocandola. Come Lecce Bene Comune esprimiamo una valutazione negativa delle politiche di gestione dello spazio pubblico, in generale, e della scelta dello sgombero, in particolare, che manca un'occasione politica di confronto e riconoscimento di un'esperienza, quella del Terra rossa, cui va invece tutto il nostro apprezzamento per quanto ha saputo offrire alla città in meno di due mesi di attività sociale".

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