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Maniglio: "Un concorso con trucco in Regione?" Negro: "Affermazioni gravi"

Il vicepresidente regionale scrive al segretario del Pd, Emiliano, chiedendo che imponga ai consiglieri del partito il ritiro della delibera per duecento posti. "Vi siano trasparenza e opportunità per tutti". Dall'Udc la richiesta di un'audizione urgente con l’assessore al Personale

BARI – Un concorso con “trucco” per posti di lavoro nella pubblica amministrazione? Giochetti e mezzucci per favorire alcuni, lasciando per strada tanti bisognosi?

Le fresche dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio regionale, il salentino Antonio Maniglio, stanno iniziando a sollevare un inevitabile polverone. In una lettera aperta a Michele Emiliano, segretario regionale del Pd, ricorda che “in questi giorni sono stati resi i dati drammatici sulla disoccupazione giovanile in Puglia” e aggiunge che “non sono mancate, secondo i peggiori riti della politica, le note dolenti e accorate per il disagio che attraversa migliaia di famiglie”.

Lavoro e aspettative. Tante. Per molti giovani pugliesi che attendono una simile occasione, quasi fosse “un evento soprannaturale”. Si sa, i concorsi pubblici sono sempre rari. E qui nasce "il caso concreto della Puglia: nelle settimane scorse è stata pubblicata la delibera della giunta regionale numero 7/2014 – ricorda Maniglio - che avvia la procedura per la copertura di duecento posti di lavoro in Regione. Duecento opportunità – sottolinea - per migliaia di disoccupati, una cifra importante che susciterà attese e speranze in  tante famiglie”.

(Qui gli atti della delibera: concorso pubblico)

Ma qui s’innescano anche dubbi e sospetti. “Il rischio è che il concorso sia semplicemente fasullo e che con una serie di trucchetti burocratici si proceda non a scegliere i migliori, ma a dare sicurezza a chi, non so attraverso quali meccanismi – precisa -, ha contratti a tempo determinato con la Regione”.

Maniglio rincara la dosa e si domanda: “E’ questa la linea del Pd e del centrosinistra? Perché chiamare ‘concorso’ e suscitare grandi speranze per una procedura che assegna già in partenza un punteggio aggiuntivo a chi lavora temporaneamente in Regione e consentire ai dipendenti regionali di saltare tutte le selezioni e accedere direttamente alle prove scritte? E che senso hanno di fronte a questi pasticci parole come trasparenza, diritti, merito?”

“Né ci si venga a srotolare commi e accidenti vari per affermare che ciò non è vietato oppure, peggio ancora, che questa è la prassi consolidata. Per chi è di sinistra – dice ancora Maniglio - e vuole cambiare verso alle cose c’è un principio di giustizia sociale irrinunciabile: dare a tutti le stesse opportunità, premiare chi è capace e merita e non chi si è trovato al posto giusto e con gli amici giusti”.

Insomma considerazioni di fuoco, seguite da una richiesta forte e chiara, rivolta ad Emiliano. “Far chiedere ai consiglieri del Pd il ritiro della delibera e un nuovo atto improntato alla trasparenza e alle eguali opportunità per tutti i giovani pugliesi”.

Per un altro salentino, il presidente del gruppo regionale Udc, Salvatore Negro “le affermazioni del collega Antonio Maniglio appaiono gravi e pesanti e meritano un approfondimento nelle sedi istituzionali”. E aggiunge: “Sull’argomento chiediamo che l’assessore al Personale sia audito con urgenza nella apposita Commissione”.

 “Ci sono una serie di questioni che ci lasciano perplessi e sbalorditi, a cominciare dal fatto che il vice-presidente del Consiglio regionale senta il bisogno di scrivere al suo segretario e non affronti la questione nelle apposite sedi istituzionali”, ha sottolineato il capogruppo Udc.

“Se le accuse del consigliere Maniglio dovessero trovare conferma saremmo di fronte ad una gestione poco chiara della cosa pubblica. Per questo occorre fare chiarezza in tempi brevi, sia per evitare che si ingenerino false speranze in migliaia di giovani pugliesi in cerca di occupazione, sia perché l’assenza di quella trasparenza, sempre propagandata e poco praticata dall’attuale governo regionale, genera ulteriore sfiducia nella classe politica".

Ci convinciamo sempre più che ormai questa maggioranza sia al capolinea – ha concluso il presidente Negro – e che bisogna iniziare a pensare ad un’alternativa per il 2015, indicando al più presto una nuova coalizione di governo che abbia a cuore realmente le sorti della Puglia e ridia speranza ai pugliesi”.

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