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"Regione in sospetto ritardo". Ed è guerra sulla sabbia

Erosione delle coste, l'ira di Perrone: "Le decisione potrebbe arrivare soltanto ora, a primavera inoltrata, rendendo difficili le procedure e scontrandosi con il ricorso della Provincia di Brindisi"

Si potrebbe ribattezzare la guerra della sabbia. Non un confronto nell'arena, ma sull'arenile. Di scena, la politica pugliese, a 360 gradi. Da Lecce, passando per Brindisi, arrivando a Bari. Le coste salentine soffrono l'erosione, il mare ha il sopravvento sulle coste, le sabbie stanno svanendo mangiate dall'acqua. Occorre un ripascimento. Con una contesa infinita. Lecce vs Brindisi, arbitro la Regione. Ma sarà un arbitro imparziale?, si chiede implicitamente Paolo Perrone, vicesindaco di Lecce. Che, con l'estate alle porte, torna sull'argomento usando parole roventi.

"Un tempo era il Re Tentenna. Oggi, invece, siamo nelle mani della Regione Tentenna", sbotta. "Leggi: un'altra estate di mortificazioni per gli operatori turistici leccesi. Perché Bari dovrebbe autorizzarci adesso al prelievo della sabbia dal litorale a nord di Brindisi, a ciò obbligata dal Tar. Però - commenta -, spaventata a morte dalla minaccia di dimissioni di Michele Errico, presidente amico della Provincia di Brindisi, sta ricominciando a gingillarsi per bloccare di fatto le procedure di autorizzazione, esattamente come un anno fa. Siamo alle solite, insomma: Grande Salento qui e Grande Salento là, ma sono solo chiacchiere e gonfalone. Come l'anno scorso. L'amministrazione Poli Bortone aveva firmato autorizzazioni inutilmente, perché poi la Regione aveva deciso di non decidere. Bloccando i nostri sforzi senza dare neppure spiegazioni".

"E meno male che, come Antonio Rotundo va ripetendo - prosegue Perrone -, il centrosinistra regionale ha a cuore le sorti del Salento. Parole, parole, parole scritte sulla sabbia, è il caso di dirlo: una sabbia che anche quest'anno potremo guardare soltanto col binocolo, da San Cataldo a Valona. Perché, con fare che giudicare sospetto è un eufemismo, anche stavolta la Regione ha atteso di pronunciarsi sul nostro prelievo di sabbia solo in primavera inoltrata. Forse proprio con l'intento, consentiteci a questo punto il pensiero maligno, di dare modo alla Provincia di Brindisi di bloccare di nuovo i lavori di ripascimento del nostro litorale, compromettendo anche quest'anno le aspettative di un territorio che vive prevalentemente di turismo".

"Un danno già perfezionato, sia chiaro - conclude -: perché a questo punto, anche se il sì al prelievo della sabbia dalla Regione arrivasse adesso, sarebbe fuori tempo massimo, perché dovrebbe fare i conti con la complessità delle procedure di ripascimento, oltre che con l'ovvio ricorso al Consiglio di Stato del presidente Errico".

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