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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Scienziati col Salento per il no alle trivelle: “Per lo stesso ministero sufficienti per soli 6 mesi”

Il primo incontro promosso dalla Regione questa mattina, a Lecce, con gli scienziati in collegamento e alla presenza di politici e amministratori di Puglia. Si punta a un documento da presentare al ministero

LECCE – Al di qua del mare si prepara una propria guerra, quella alle trivelle. All’orizzonte si staglia infatti una minaccia: quella di potenziali nuovi pozzi di estrazione al largo della Puglia, tra le 9 e le 12 miglia dalla linea di costa come previsto dal decreto legge Aiuti Quater. Dalla Regione, così come dalla Provincia di Lecce e da numerosi amministratori comunali che questa mattina si sono dati appuntamento presso gli uffici regionali leccesi di via Aldo Moro, il via a una sorta di task force per cercare soluzioni di carattere scientifico per dire di "no". Forse in un secondo momento saranno valutate altre strade percorribili, come quelle dei ricorsi, ma per ora si gioca tutto sul piano tecnico.

Una squadra di ricercatori e accademici, composta fra gli altri da tre note personalità – Ferdinando Boero zoologo dell’Università Federico II di Napoli (ex Unisalento); Vito Uricchio del Consiglio nazionale delle ricerche e Angelo Tursi, ecologo dell’Università di Bari - che punta a uno studio particolareggiato dell’ecosistema marino per informare i cittadini e le cittadine pugliesi e, non ultimo, puntare a un report finale da far approdare direttamente sulle scrivanie del ministero. La vicenda sembra riavvolgere il nastro del tempo e riportare il Salento alla controversa e tormentata vicenda della Tap, sul cui gasdotto si era espresso con apertura e possibilismo proprio lo scienziato Boero. Ma questa volta sembrano esservi pochi dubbi sulla pericolosità degli interventi sui fondali: le prospezioni di idrocarburi in mare risultano indiscutibilmente inasive.

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Alla prima fase di questo ciclo di incontri (il prossimo è previsto per lunedì a Bari, coinvolgendo anche gli amministratori di Foggia, Bat e Taranto) hanno preso parte, oltre agli scienziati, l’assessora alle Politiche ambientali della Regione Anna Grazia Maraschio; la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone; il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva; il sindaco di Lecce Carlo Salvemini; l’assessora alle Politiche urbanistiche di Palazzo Carafa Rita Miglietta; il sindaco di Castrignano de’ Greci e presidente dell’Unione dei Comuni della Grecia Salentina, Roberto Casaluci e numerosi altri tra consiglieri e assessori comunali (Tricase, Martano, Melpignano, Uggiano la Chiesa, solo per citarne alcuni. Altri si sono aggiunti nel corso dell'incntro). Tra i vari esponenti anche quelli delle giunte della provincia di Brindisi, il primo cittadino della città adriatica, Riccardo Rossi.

Il video: l'assessora Maraschio e il presidente Minerva

Si è così ricorsi a un tavolo di consultazione per un fronte comune che stoppi la linea di Governo, ritenuta inutile e dannosa e soprattutto per nulla risolutiva circa il il fabbisogno energetico. Si parlerebbe di investimenti ingenti, con tempi di realizzazione biblici e, in compenso, danni enormi e immediati. Conseguenze ambientali in primis, sulla fauna e sugli ecosistemi. E poi sul turismo, come ha tenuto a rimarcare il presidente della Provincia di Lecce, Minerva: “Una battaglia che con i Comuni costieri abbiamo intrapreso da tempo. Lo abbiamo fatto già con l’eolico offshore, esponendoci già in occasione del referendum. Tutela della costa come bene più prezioso, anche dal punto di vista economico”.

Un provvedimento che, a detta dell’assessora regionale Maraschio, “non ha senso in questo momento storico. La Puglia già da tempo è pioniera di un orientamento verso le energie pulite. Tornare indietro rappresenterebbe una contraddizione anche per il Governo, con una misura che non risolverà in minima parte il problema del fabbisogno energetico del Paese. Da stime dello stesso ministero emergono come eventuali estrazioni non coprirebbero neppure un fabbisogno di sei mesi”.

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