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Regione Salento incassa il no del comune di Alessano

L'assise consigliare nel Capo di Leuca boccia la proposta di indire un referendum sulla possibilità di istituire una Regione Salento. Per Rizzo, "sacrificata la volontà popolare ai divieti bipartisan"

ALESSANO - Il Movimento Regione Salento incassa il significativo "no" all'ipotesi di referendum popolare sull'istituzione della nuova regione da parte del consiglio comunale di Alessano. Giovanni Rizzo, segretario cittadino del comitato leccese di promozione del referendum, s'interroga sul rapporto tra volontà popolare e ruolo dei consigli comunali, ricordando come questi ultimi, secondo la Costituzione, abbiano il compito di "deliberare sull'opportunità o meno di indire il referendum popolare sull'argomento".

"Essi - afferma Rizzo - possono decidere di non essere d'accordo sul referendum: in tal modo impediscono ai loro cittadini-elettori di votare, cioè di esercitare il diritto fondamentale all'autodeterminazione. Si tratta di una scelta di democrazia e di libertà, che sul territorio di Lecce vorremmo si potesse compiere".

Pur riconoscendo il coraggio del consiglio comunale di Alessano di portare in aula l'argomento, Rizzo evidenzia come l'assise non abbia voluto rischiare che i cittadini potessero rispondere Sì alla Regione Salento, votando all'unanimità per non indire il referendum: "L'espressione della volontà popolare - dichiara Rizzo - è stata sacrificata ai divieti che vedono uniti e concordi tanti leader di destra, centro e sinistra. Ad Alessano - conclude - sono stati unanimi sia l'Unione democratica (che governa con 2mila e 247 voti) sia Città viva (all'opposizione con 2mila 230 voti). Due forze sostanzialmente pari, anche nell'impedire la vera partecipazione democratica ai loro cittadini-elettori".

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